Sta volgendo al termine l’era “del risparmio”. Se prima gli utenti per spendere meno condividevano l’account con altre persone, ora le cose stanno cambiando in maniera repentina. A mettere un punto a questa storia è la stessa Netflix, che già a partire dal Sud America sta testando una tariffa extra per chi condivide la password del proprio account e così facendo anche il prezzo mensile, appunto.

Netflix: cosa dicono gli studi condotti

La società di ricerca Leichtman Research Group nella ricerca Internet-Delivered Pay-TV Services 2022 ha così deciso di portare allo scoperto (come se già non lo fosse) la questione. Come? È stata avviata una inchiesta online condotta su 4.400 famiglie negli Usa. Dai risultati è stato possibile vedere che l’83% di queste usa almeno un servizio streaming video; mentre il 67% è realmente abbonato a Netflix. 

Ma questo trucchetto non coinvolge solo Netflix. Il 29% di tutti i servizi Dtc è condiviso con persone al di fuori della famiglia

e il 12% dei servizi è pagato da persone esterne all’ambito familiare. Ciò accade sul 34% degli adulti tra i 18 e i 34 anni e il 14% degli over 35. Il 23% di tutti i servizi streaming è infine condiviso tra diverse famiglie.

Bruce Leichtman, presidente e principal analyst di Leichtman Research Group, conferma la teoria: “La condivisione delle credenziali è un fenomeno molto diffuso e riguarda tutti i servizi di streaming. Ciò aiuta a estendere la base utenti e a fidelizzare i clienti, ma contribuisce d’altro canto a creare un divario tra le persone che effettivamente usufruiscono del servizio e quelle che pagano per averlo. Ad esempio circa i due terzi delle famiglie americane affermano di disporre di Netflix, ma questa cifra include anche il 10% delle famiglie che non pagano per il servizio perché lo hanno ‘preso in prestito’ da qualcun altro”.