News

Artemis: Nuova missione lunare con equipaggio entro il 2024

Una nuova avventura all’insegna dello studio sulla formazione lunare, Artemis è la missione che riporterà a breve l’uomo sulla Luna.

Artemis: Ci aiuterà a scoprire come si è formato il nostro satellite

Una nuova sfida attende la Nasa e il genero Umano. Entro il 2024 sarà lanciata la missione Artemis, che riporterà dopo tanti anni l’uomo sulla Luna. Si tratterà di una missione di grande importanza, in particolare per le nuove tecnologie adoperate rispetto alle vecchie missioni Apollo che consentiranno nuovi studi e rilevazioni finora impossibili.

Nel 69 furono prelevati campioni lunari per oltre 22 chili, con lo scopo di capire di più su come il nostro satellite si fosse formato.

La teoria più accreditata sulla formazione lunare è davvero qualcosa di incredibile. Secondo gli studi Theia, un pianeta della dimensioni di Marte, si sarebbe scontrato in pieno con la Terra a una velocità di oltre 14 Mila chilometri orari. I detriti spaziali generati dalla collisione diedero poi vita alla luna ben 4,5 miliardi di anni fa.

Una ricerca Americana sostiene che alcune parti del pianeta Theia sarebbero ancora individuabili sulla Terra. Essendosi conservate nel mantello terrestre, sarebbero rilevabili in particolare nella zona dell’oceano Pacifico e dell’Africa occidentale.

La nuova Missione avrà dunque il compito di prelevare ulteriore materiale per gli studi. I campioni analizzati con apollo provenivano da un’area molto contenuta, rendendo difficile avere un quadro generale approfondito della geologia lunare.

Anche le missioni lunari Russe hanno raccolto diversi materiali. La recente missione cinese con la sonda Chang’e-5 ha invece raccolto campioni dal lato oscuro.

Il geochimico Erick Cano dell’Università del New Mexico ad Albuquerque ha dichiarato: “Secondo me, i dati attuali in nostro possesso sono sufficienti per formulare un’ipotesi ragionevole sull’origine della luna. Se volessimo però determinare i dettagli specifici della sua formazione, dovremmo tornare sulla superficie lunare e raccogliere altri campioni che consentiranno uno studio geologico più accurato”.

Condividi
Pubblicato da
Mirko