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Bitcoin in picchiata: la criptovaluta più famosa quasi vicina al minimo storico

Il sistema di interscambio Bitcoin si è costruito il suo circolo di popolarità tra gli investitori che ogni giorno seguono da vicino l’evoluzione finanziaria della criptomoneta. Dopo un lungo periodo di rialzi segue una picchiata che desta preoccupazione tra i detentori della moneta virtuale più famosa.

Il forte calo di questi giorni sta facendo preoccupare non poco i follower di questa nuova moneta. Si sta tornando ai livelli della scorsa estate con un conclamata -30.98% solo nell’ultimo mese. La situazione non migliora in ottica concorrenza dove grandi nomi come ether e Dogecoin perdono fino al 40%. Cosa sta succedendo?

 

Bitcoin crolla portandosi dietro Dogeoin ed Ether

Una situazione drammatica quella del nuovo valore Bitcoin. Pare proprio che l’interesse degli investitori si stia spostando altrove in questoperiodo. Tutta colpa della Federal Reserve e della sua decisione di incrementare i tassi di interesse fino a quattro volte a sostegno dell’economia statunitense minata dalla pandemia. Con tassi così elevati è facile prevedere uno shift verso il mercato delle obbligazioni dove i rendimenti sono in decisa crescita.

Le attività a basso rischio stanno quindi prevalendo in un periodo in cui l’hype per il mercato delle criptovalute scema di pari passo ai nuovi investimenti paralleli verso i titoli di Stato e lo obbligazioni.

Un secondo motivo che spiega il crollo Bitcoin è legato alla Russia ed al suo divieto di minimg e trading. Il mercato russo è infatti molto importante nel volume di scambio in ambito mining. Nel solo ultimo anno la quota locale ha raggiunto 5 miliardi di dollari. Il recente ban ha di fatto messo a rischio l’intero mercato che intende contenere il consumo energetico a garanzia di una migliore stabilità finanziaria.

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Pubblicato da
Anna Sorgona