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Intesa San Paolo: milioni di conti correnti sono a rischio!

Negli ultimi giorni diversi clienti di Intesa San Paolo stanno segnalando un messaggio truffa che si sta diffondendo molto velocemente. Il tutto avviene tramite un semplice SMS che porterà l’utente a fornire i dati del proprio conto corrente per poi vedere il proprio saldo diminuire drasticamente.

Intesa San Paolo: state attenti alla nuova truffa

La truffa avviene in modo molto semplice. Dopo aver effettuato un pagamento con il nostro bancomat, riceveremo il solito SMS di notifica, ovvero quel messaggio che ci segnala ogni pagamento sospetto effettuato. All’interno ci sarà anche un link che ci porterà ad una finta pagina dell’istituto di credito.

Una volta inseriti i nostri dati d’accesso in questa pagina, finta ma identica a quella originale, i cyber criminali potranno facilmente svuotare il conto corrente. Secondo i dati forniti da ADICO, sarebbero stati già sottratti circa 90 mila euro dai conti correnti di Intesa San Paolo. Il presidente di ADICO, Carlo Garofolini si è espresso così in merito:

Ci chiamano da ogni parte d’Italia da Nord a Sud. Più di 40 persone hanno deciso di avviare tramite la nostra associazione un’attività legale nei confronti della banca, mentre la settimana prima erano poco più della metà. Come ripetiamo da giorni, non è possibile che così tanti cittadini siano caduti nella trappola. Tutti ingenui e imprudenti? Io credo che la banca stessa si sia resa conto che esistono falle enormi nei propri sistemi di sicurezza.


Le vittime delle truffe non hanno un identikit preciso. Ci sono persone giovani e anziani, uomini e donne, perfino persone invalide o disabili. Non solo. Insomma, questi malviventi non guardano in faccia nessuno. E, solo contando i risparmiatori seguiti da noi, stiamo parlando di quasi 100 mila euro sottratti in modo fraudolento dai conti correnti. Soldi finiti in carte prepagate o in conti correnti esteri. E pare proprio che il raggiro continui senza sosta visto che c’è gente che sta denunciando furti risalenti ai primi giorni di febbraio.
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Pubblicato da
Daniele la Torre