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WhatsApp: 5 errori disastrosi che possono metterti in guai seri

WhatsApp potrebbe rappresentare un pericolo sotto tanti aspetti ma spesso siamo noi stessi ad essere causa di errori disastrosi che possono coastarci veramente caro. In particolare esistono 5 errori molto comuni che faremmo meglio ad evitare. Vediamo di scoprirli nel dettaglio.

 

Errori WhatsApp da non commettere su Android ed iOS

Per molti è diventata una consuetudine consultare WhatsApp. Anche in assenza di tangibili notifiche la voglia di scoprire la presenza di nuovi messaggi e Storie è inarrestabile. entriamo sull’app più spesso di quanto ci possiamo aspettare, sia per lavoro che per semplice curiosità. Ma al tempo stesso non mancano le insidie. E non parliamo solo di truffe ma anche di spionaggio e quindi di sicurezza. Questo non dovresti farlo:

  1. Apertura llnk in chat. Prima di accedere ad un sito web dall’app occorre andarci con i piedi di piombo. La possibilità che si tratti di pharming o di un virus è alta specialmente per le Catene di Sant’Antonio.
  2. Download automatico dei media. In caso di specifiche limitazioni al traffico dati mensile una mossa simile può costare parecchi soldi e causare il blocco della navigazione online a meno di un rinnovo dell’offerta telefonica. Conviene disabilitare l’opzione da Impostazioni > Dati e Archiviazione.
  3. WhatsApp Web sempre attivo. Non disconnettersi dalla versione web di WhatsApp potrebbe rappresentare uno sbaglio. In tal caso esiste la possibilità di incorrere in operazioni di spionaggio.
  4. Invio foto e dati sensibili. Sebbene la crittografia limiti l’accessibilità ai dati è pur vero che questi vengono salvati nel cloud con possibilità per chiunque armato di cattive intenzioni di intercedere alle conversazioni.
  5. Disabilitare il backup automatico. I dati salvati in esterno non sono sempre al sicuro ma è anche vero che si rischia seriamente di perdere i propri dati e non parliamo solo di messaggi.

Tutti questi punti precedenti meritano particolare attenzione. Facciamo tesoro di quanto appreso.

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Pubblicato da
Anna Sorgona