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Recensione Fitbit Charge 5: RINNOVATO dalle fondamenta

Smart band o fitness tracker, chiamatelo come volete, ma Fitbit Charge 5 lo fa molto bene anche se, come nel caso di Fitbit Luxe, non è un device perfetto e la mancanza di alcune funzionalità potrebbe essere cruciale per determinate tipologie di utenti. Questo nuovo modello arriva sul mercato con tantissime novità a bordo, con un design completamente rinnovato e dei materiali premium rispetto al Fitbit Charge 4. Anche il display passa dal monocolore presente sul modello precedente, al pannello Amoled dagli ottimi colori e dalla luminosità migliorata. Purtroppo però la fascia di prezzo in cui si posiziona è un po’ troppo elevata, non consentendole un corretto posizionamento sul mercato e di conseguenza una diffusione che invece meriterebbe.

Un design tutto nuovo

Il primo dei due elementi (l’altro è il display che vedremo tra poco) che si staglia nettamente tra le novità della serie Charge con questo nuovo modello è il design interamente rinnovato. A restare in piedi è solamente il formato, mentre sia il cinturino che la cassa hanno subito un restyling totale che ci è piaciuto davvero tanto. Fitbit Charge 5 perde le linee spigolose e i tagli di Charge 4, proponendo una linea moderna e morbida, caratterizzata da un design continuo e smussato che convince sia sotto il profilo visivo, che su quello della comodità al polso. Anche l’upgrade dei materiali si è fatto sentire, con cassa in acciaio invece che in plastica e una grande varietà di cinturini a disposizione degli utenti. Quello incluso nella confezione può essere scelto tra diverse colorazioni, e in più e possibile acquistarne altri opzionali, come quello nero che abbiamo provato con design Sport trasparente o anche quelli più premium in pelle o tessuto. Il cinturino sport riesce effettivamente a far sudare meno il polso grazie ad una migliore traspirazione della pelle e inoltre la sua comodità, sia durante il giorno o lo sport, che durante il sonno è stata incredibile: morbido e flessibile al punto giusto non ha portato irritazioni o fastidi nemmeno dopo utilizzi continui di 48 ore.

Assenti tasti di qualsiasi tipo, con la gestione del dispositivo interamente affidata al touch dello schermo, con due elementi ovali sui lati della casa dedicati alla misurazione EDA dello stress. Il peso di 28g e lo spessore di soli 1,1cm riescono a renderlo anche molto compatto e leggero e al polso sarà come non averlo affatto.

Finalmente si passa all’AMOLED

Come già accennato, il display rinnovato di questo Charge 5 è la seconda grande novità della famosa serie Fitbit. Il salto di qualità è enorme, poiché si passa da un display monocromatico ad uno Amoled Full Color: la lettura delle informazioni a schermo, la navigazione tra i menù e la riconoscibilità delle varie funzioni è molto più agevole e intuitiva, senza considerare il fatto che la lettura delle notifiche adesso è eccellente e perfettamente integrata all’interno del sistema. La luminosità è buona e regolabile manualmente su 5 livelli di intensità, mentre la visibilità in esterna è senza dubbio superiore a quella del Fitbit Luxe, ma sono presenti ancora dei riflessi nel Gorilla Glass 3 che circonda lo schermo.

Il touch non è il massimo, con supporto al tocco, al tocco prolungato, allo slide e alle gesture, ma la navigazione non è sempre così intuitiva come potrebbe sembrare. La funzione di slide e delle gesture non viene riconosciuta sempre al primo colpo e occorre essere molto precisi e chiari nell’azione che si intende fare sullo schermo, altrimenti non verrà riconosciuta dall’orologio. Presente perfino la funzione di display Always On, comoda soprattutto perché l’accensione dello schermo con il movimento del polso non funziona sempre benissimo (diciamo che il 40% delle volte il movimento non viene riconosciuto). Inutile dire che il dispendio di batteria sarà davvero cospicuo con l’attivazione di AOD, che viene dimezzata dall’attivazione di questa funzionalità.

 

Integrazione smart per notifiche e navigazione

Lo schermo Amoled si traduce subito in una migliore visibilità e in un riconoscimento più efficiente delle notifiche. La leggibilità è migliorata moltissimo e finalmente l’ampio schermo a disposizione consente non solo di leggerle con una giustificazione corretta, ma anche di gestire le risposte automatiche e le notifiche stesse nell’apposito menù. Attraverso l’applicazione Fitbit sullo smartphone possiamo andare a impostare diverse risposte rapide per mandarle direttamente dal nostro smartphone: non è molto intuitivo e necessita di diversi passaggi, ma è comunque un ottima funzionalità per gestire al meglio questo aspetto senza l’intervento dello smartphone.

Grazie al chip NFC presente a bordo possiamo accedere al Wallet, aggiungendo una carta di pagamento e pagando attraverso il nostro smartwatch: una funzione legata al mondo Fitbit Pay che supporta solo determinate banche (potete trovarle a questo link) e che potete sfruttare per i pagamenti rapidi in mobilità. Disponibile anche la funzione di sveglia intelligente, che ci permette di svegliarci nel momento più opportuno a seconda dello stato di sonno in cui ci troviamo in un intervallo che può variare di qualche decina di minuti a seconda dell’orario che abbiamo impostato come riferimento. Per la notte invece la funzione Sonno isola tutte quelle funzioni smart e non necessarie per farci addormentare serenamente e senza interruzioni indesiderate per notifiche provenienti dal nostro smartphone.

Peccato per la mancata integrazione del supporto musicale e dei controlli relativi alla musica su Spotify. Un elemento che perdiamo rispetto a Charge 4 e che in molti avrebbero di certo apprezzato su un prodotto orientato al mondo smart e fitness come questo e che avrebbe permesso di controllare almeno la riproduzione musicale a distanza. Visto anche il suo prezzo di listino, l’integrazione di una memoria interna per ascoltare la musica durante lo sport senza l’ausilio dello smartphone sarebbe stata certamente un bel tocco di stile da parte di Fitbit e avrebbe attirato molti più utenti su questo modello.

Utilizzo giornaliero e funzioni salute

Sono molte le funzioni da sfruttare per l’utilizzo di tutti i giorni: abbiamo appena visto le funzioni smart di pagamento e lettura/ricezione delle notifiche, ma ora passiamo agli aspetti legati al monitoraggio della salute. Fitbit

ha posto grande enfasi sull’aspetto del monitoraggio e della gestione dello stress durante la giornata non solo grazie alla funzionalità di gestione dello stress, ma anche attraverso la nuova funzionalità EDA Scanner. Attraverso la lettura dell’attività elettrodermica dal polso vengono misurate le piccole variazioni nel livello di sudore corporeo che possono indicare la risposta allo stress del tuo corpo e inoltre è possibile avviare un ciclo di misurazione di 3 minuti grazie ai sensori posti ai lati della cassa assieme ad un ciclo di respirazione da fare giornalmente. A seconda dei risultati Fitbit ci consiglierà diverse modalità di miglioramento della gestione dello stress come esercizi di rilassamento o di respirazione. Personalmente ho trovato poco utile questa funzionalità, soprattutto perché l’esercizio di respirazione di 3 minuti per la rilevazione dello stress attraverso l’EDA Scan non è guidato, elemento invece inserito in molti dei modelli e dei sistemi dei competitor.

Il secondo aspetto su cui Fitbit ha puntato moltissimo è quello della funzionalità ECG attraverso l’app dedicata. Peccato che questa funzione sia stata annunciata al lancio ufficiale del prodotto, ma che ancora non sia arrivata agli utenti finali (sul sito viene indicata come in arrivo). Si tratta di una funzione molto interessante e che in parte potrebbe andare a giustificare il costo di questa smart band, ma che allo stato attuale non è testabile né usufruibile nel nostro paese.

Come forse già sapranno gli utenti Fitbit, la maggior parte dei dispositivi arriva all’utente con un periodo di prova gratuito più o meno esteso di Fitbit Premium, che sblocca diverse funzioni all’interno dell’applicazione. In questo caso Charge 5 regala ben 6 mesi di abbonamento gratuito, a patto che non abbiate mai avuto Fitbit Premium attivo sul vostro account. Una di queste funzioni è quella delle metriche di salute, che gestisce le informazioni provenienti dalla misurazione del battito cardiaco, da quelle della misurazione dell’ossigenazione del sangue e del sonno per sbloccare nuovi dati: tra questi troviamo la frequenza respiratoria durante il sonno, la variabilità del battito cardiaco (HRV), la temperatura cutanea e il battito cardiaco a riposo (RHR). Si tratta di funzionalità molto specifiche che potrebbero essere utili ad alcuni, meno ad altri, ma sfruttabili in ogni caso solo per gli utenti premium.

Di notte il monitoraggio del sonno classico divide e monitora il nostro riposo per durata, a seconda della fase di sonno leggero, sonno pesante e REM. Ci viene indicato anche il livello di agitazione durante la nostra dormita e i momenti in cui ci siamo svegliati: come avvenuto già per il Fitbit Luxe, i momenti in cui mi sono svegliato durante la notte non corrispondono interamente a realtà e probabilmente la smart band va a rilevare anche quei piccoli movimenti involontari, registrandoli come momenti di veglia. Una sensibilità troppo accentuata che si traduce in misurazioni poco precise e che potrebbero confondere gli utenti, invece che aiutarli a gestire correttamente il ciclo del sonno

Infine, il monitoraggio del battito cardiaco è stato accurato durante la registrazione giornaliera: precisiamo sempre che questi dispositivi non fanno parte di quegli apparecchi medici in grado di fornirci dei dati affidabili al 100%, ma tendono piuttosto a darci un’idea dell’andamento del nostro battito durante la giornata. Potrebbero registrarsi infatti picchi anomali o comunque registrazioni erronee legate ad una presa poco precisa del cinturino, alla presenza di sudore o di altri fattori in grado di creare risultati insoliti. Questo vale per questo modello così come per la maggior parte di smartwatch e smart band presenti sul mercato. Tuttavia ad una comparazione diretta con altri modelli e con un dispositivo di misurazione medica Omron il battito è stato rilevato correttamente e in linea con i valori rilevati al momento del test.

Sul fronte del Fitness la misurazione dei passi durante l’esercizio è precisa con 1022 passi misurati su 1000 eseguiti nella nostra prova, mentre è molto meno preciso quando ci troviamo in altre situazioni. Spesso semplicemente stando seduto a lavorare al computer o anche utilizzando lo smartphone mi sono stati segnati migliaia di passi aggiuntivi, arrivando persino a segnare oltre 10.000 passi in una giornata in cui sono stato sempre in casa. 

Batteria e autonomia

All’interno della scatola viene fornito il cavo con la base di ricarica proprietaria per Charge 5: il magnete che ancora la base al dispositivo è abbastanza potente anche se non tanto da tenerlo in posizione in maniera sicura senza rischiare che possa cadere a terra da un momento all’altro. Passando all’aspetto della batteria questo Charge 5 riesce a portarsi a casa quasi una settimana di utilizzo con un uso che rientra nella normalità: 50 notifiche al giorno, due sveglie attive, monitoraggio del sonno, dell’ossigenazione del sangue, del battito cardiaco, una misurazione EDA giornaliera e più o meno 100 sblocchi del display al giorno. In questo modo arrivare a 6-7 giorni di utilizzo senza ricaricarlo sarà abbastanza facile, mentre attivando la modalità Always On l’autonomia scenderà a circa 3 giorni.

Conclusioni e prezzo

L’aumento di prezzo di Charge 5 a 179€, rispetto ai 129€ del modello precedente sono in parte giustificati da tante nuove funzionalità aggiuntive, da un design oggettivamente più bello e curato e da un display migliorato sotto il profilo dei colori e della leggibilità. Dove questo Charge 5 entra in difficoltà però è nel rapporto con gli altri competitor, che riescono ad offrire di più e ad un prezzo inferiore. Sicuramente il fatto che questa smartband supporti NFC e GPS rappresenta un aspetto da tenere in considerazione, ma sconfina pericolosamente nel mondo e nella fascia di prezzo relativa a modelli più completi e costosi. A questo prezzo è difficile da consigliare, e solo esclusivamente a chi si affida a Fitbit per il servizio Premium; per tutti gli altri è possibile valutare molti altri modelli, almeno per avere un’idea di cosa è possibile ottenere di diverso nella stessa fascia di prezzo.

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Pubblicato da
Filippo Ferrante