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Pfizer e la terza dose: ecco quale effetto sulla variante Omicron

La campagna per le terze dosi del vaccino Pfizer è ufficialmente partita in tutta la penisola italiana. In vista dell’inverno e di un aumento dei contagi, visibile già in questi giorni, tutti gli adulti over 18 sono chiamati ad una nuova somministrazione del farmaco anti Covid, a cinque mesi di distanza dall’ultima dose ricevuta.

 

Pfizer, terza dose e compatibilità con Omicron

La vaccinazione con terza dose di Pfizer è partita inizialmente per le categorie più a rischio di effetti gravi, come coloro che hanno malattie pregresse, gli anziani ed i residenti nelle RSA. Proprio a partire da questi giorni di inizio Dicembre, però la campagna si apre a tutta la popolazione adulta. 

La terza dose di vaccino Pfizer è determinante non solo per garantire un argine alla variante Delta, attualmente dominante in Europa, ma anche per prevenire l’arrivo della variante Omicron, 

isolata in Sudafrica a fine Novembre.

Ancora non ci sono notizie circa l’efficacia o meno di Pfizer per la variante Omicron. La comunità scientifica nelle prossime settimane analizzerà i dati e potrà dare giudizi più approfonditi a riguardo. Da BioNtech, la società che insieme a Pfizer si occupa di fabbricare il vaccino, intanto arrivano novità positive. Laddove il vaccino non dovesse coprire Omicron, un aggiornamento del farmaco sarebbe disponibile in poche settimane, già entro Gennaio 2022.

La terza dose di Pfizer, comunque, resta attualmente la priorità in Italia ed in Europa. Oltre a prevenire la malattia, è proprio dalla vaccinazione che si possono stroncare possibili creazioni di nuove varianti del Covid molto più infettive rispetto alle precedenti.

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Pubblicato da
GennaroS