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Xiaomi al primo posto nei wearable grazie a Mi Band

Nel mentre ci chiedono se e quando vedremo la Mi Band 6 NFC in Italia, Xiaomi continua a macinare alti numeri nel mondo degli wearables. Lo testimoniano i dati di vendita portati alla luce dal centro Canalys, restituendoci una diapositiva dello stato attuale del mercato.

Un mercato che continua a risultare proficuo per gli attori in gioco, in particolare Xiaomi che ha chiuso il Q2 2021 in crescita. Ed è così che la creatura di Lei Jun continua a sedersi al primo posto, davanti a rivali come Apple, Huawei, Fitbit e Samsung. Scopriamo maggiori dettagli.

 

Xiaomi primo nei wearable grazie a Mi Band

Se si prende in considerazione il secondo trimestre del 2021, perciò da aprile a giugno, il mercato degli indossabili è cresciuto del +5,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. Ed è fisiologico, visto che il Q2 2020 è coinciso con il lockdown per molte nazioni nel mondo. Sommando tutti i produttori, sono stati venduti 40,9 milioni di wearables, di cui 8 milioni da parte di Xiaomi, con un aumento del +2,6% che gli permette di ottenere il 19,6% del mercato.

Ma subito dietro c’è Apple

, che cresce del +29,4% salendo dal 15,8% al 19,3%. Sul gradino più basso del podio c’è sempre Huawei, per quanto si noti il distacco dalle prime due con il 9,2% di quote globali. Una situazione apparentemente positiva per Xiaomi, ma in realtà analizzando più a fondo i dati forniti da Canalys la realtà non è così rosea. Se si restringe il cerchio di analisi al mondo degli smartwatch, ecco che Xiaomi scende dal 1° al 5° posto con il 5,7%, per quanto registri una crescita di ben il +272,6%. Al primo posto continua il dominio di Cupertino, che con i suoi Apple Watch detiene un terzo dell’intero settore globale. Ben sotto ci sono Huawei e Garmin, rispettivamente col 9% e 7,6%.

Quello degli smartwatch non è propriamente il terreno dove Xiaomi va meglio, anche perché ci opera da non poi molto. Rispetto ad Apple Watch, che esiste dal 2015, il primo Xiaomi Mi Watch è arrivato in Italia soltanto a gennaio del 2021. E non ci sorprenderebbe che negli anni Xiaomi riesca a crescere come fatto nel mondo degli smartphone, dove vanta sicuramente un know-how più esteso.

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Pubblicato da
Veronica Boschi