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Vaccini, spaventoso divario di dosi somministrate fra i Paesi più e meno ricchi

Il Presidente Mario Draghi è intervenuto nella conferenza del G20 Compact with Africa, tenutasi negli scorsi giorni, toccando un tema estremamente importante: la scarsità di dosi di vaccino anti-Covid somministrate nei Paesi meno ricchi.

Il divario è spaventoso, rileva il Presidente del Consiglio italiano: si stima infatti che «nei Paesi ad alto reddito quasi il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, mentre in quelli a basso reddito tale cifra è solo pari all’1,4%».

Un dato significativo che dovrebbe far riflettere, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro Speranza che ha già parlato della terza dose come un fatto concreto.

L’OMS infatti aveva invitato i Paesi ad alto reddito ad aspettare ancora del tempo prima di approvvigionarsi per le eventuali terze dosi da destinare ai propri cittadini, per fare in modo che nel resto del mondo potessero pervenire scorte adeguate a coprire i bisogni della campagna vaccinale. Ma purtroppo non sta andando così.

G20, Draghi interviene sui vaccini: enorme il divario di somministrazioni tra Paesi ad alto e basso reddito

Nonostante la partenza del programma Covax diversi mesi fa, piano con cui i Paesi più sviluppati avrebbero dovuto destinare ingenti scorte di vaccini ai Paesi meno sviluppati, non si è ancora riusciti a raggiungere un obiettivo soddisfacente.

Per quanto possa apparire lontana, la buona riuscita delle vaccinazioni anche nel resto del mondo è di massima rilevanza per le regioni dove invece la campagna vaccinale galoppa (come in Italia). E’ proprio laddove si registra una bassa copertura di vaccini che vi è la maggiore probabilità che si sviluppino nuove varianti particolarmente patogene del virus – si veda il caso dell’India e della mutazione Delta da lì proveniente, che ha fatto tremare mezza Europa negli scorsi mesi.

Il Presidente Draghi ha sottolineato che le cifre stanziate fino ad ora devono essere solo l’inizio di un investimento più grande. E a tal proposito fa il punto: «La distribuzione equa di vaccini sicuri ed accessibili viene sostenuta dai paesi del G20 attraverso iniziative quali la Covax Facility e l’unità operativa per l’acquisto di vaccini per l’Africa, denominata ‘Africa Vaccine Acquisition Task Team’ (Avatt).»

A quanto ammonta quindi la quantità di dosi finora inviate tramite il programma Covax? «Ad oggi la Covax ha spedito in tutto il mondo quasi 210 milioni di vaccini. È inoltre prevista una distribuzione di 400 milioni di vaccini in tutta l’Africa da parte dell’Avatt.» sostiene Draghi in videocollegamento.

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Pubblicato da
Monica Palmisano