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Recensione Samsung Galaxy Z Flip 3 5G: finalmente un FOLDABLE alla portata di tutti

All’uscita del Flip della generazione precedente la sensazione di avere in mano una specie di prototipo da usare con estrema attenzione era decisamente un elemento da tenere in considerazione. Ma ora con l’uscita di questo nuovo modello sembra finalmente che Samsung sia riuscita a portare il mondo dei Foldable davvero a portata di tutti, non solo come esperienza d’uso, ma anche sotto il profilo del prezzo, che scende leggermente rispetto al passato. Eppure si tratta di un device che deve ancora trovare la sua vera vocazione, per sfruttare al meglio e con più funzionalità esclusive la piega del display a livello software. Scopriamo allora tutti i cambiamenti e le caratteristiche di Z Flip 3 5G in questa recensione approfondita!

 

Design, resistenza e chiusura

A detta di Samsung l’impiego di materiali più robusti, definiti come Armour Aluminum, riesce a restituire tutta un’altra situazione nell’uso quotidiano di Z Flip 3. Questo è vero sotto diversi punti di vista: sia durante l’apertura o la chiusura del device che poi nell’utilizzo vero e proprio la solidità di questo foldable emerge in tutta la sua evidenza. Rispetto al passato, quando ancora qualche piccolo scricchiolio o elemento fragile si poteva percepire, in questo caso sembra di tenere in mano uno smartphone normalissimo una volta che è stato aperto, mentre il meccanismo di apertura e chiusura garantisce una fluidità e una solidità fuori dal comune. Diventa quasi una dipendenza o un tic attivare il meccanismo proprio per la sensazione premium che dimostra nel suo utilizzo.

Ampiamente promosso questo aspetto, che rappresentava a tutti gli effetti uno dei punti critici del modello precedente. A livello di dimensioni e peso poco cambia: 166 x 72.2 x 6.9mm quando aperto e 86.4 x 72.2 x 15.9-17.1mm quando è chiuso. Si tratta di uno spessore eccellente sia da aperto che da chiuso, che permette un uso davvero agevole in mano e perfetto anche chiuso in tasca o nella borsetta per le donne: se non avete ancora provato un device di questo tipo senza dubbio ne rimarrete stupiti, ma la dimensione in altezza risulta a tutti gli effetti molto più sviluppata rispetto agli smartphone normali, dove il rapporto è più equilibrato e riesce a sfruttare anche meglio la superficie dello schermo per la visione di contenuti multimediali. Il peso, nonostante il meccanismo di chiusura, rimane contenuto a circa 183g, confortevole in mano senza affaticamento per il polso neanche dopo un utilizzo piuttosto prolungato.

La parte posteriore, che questa volta è stata presentata in sette diverse colorazioni (quella che abbiamo in redazione è la versione Green, ma sono disponibili anche Phantom Black, Lavender, Cream, White, Pink e Gray), presenta due distinti pannelli in vetro temperato con vetro Corning Gorilla Glass Victus che danno un aspetto premium anche alla scocca del dispositivo: peccato per le impronte che rimangono impresse sul vetro anche dopo cinque minuti di utilizzo e che da chiuso rovinano un po’ l’estetica dello smartphone. Sulla parte superiore del retro è presente inoltre il modulo delle fotocamere e lo schermo secondario di cui parleremo nella prossima sezione.

Infine, Samsung è riuscita a stupirci ancora una volta con una certificazione IPX8 per l’impermeabilità: il device funzionerà tranquillamente fino a 30 minuti in immersione fino a 1.5m di profondità. Infatti, il meccanismo per la chiusura dello smartphone è stato isolato dai due pezzi con i componenti, che quindi sono stati resi impermeabili, mentre il meccanismo di chiusura è stato dotato di un particolare rivestimento in grado di permettere il funzionamento corretto di chiusura e apertura perfino con qualche piccola goccia di acqua o con dell’umidità nel lungo periodo. Eppure il nostro consiglio, vista la delicatezza dei precedenti modelli, è quello di non abusare di questa caratteristica, evitando di far prendere troppa acqua al device se non per ragioni di emergenza o cause accidentali.

 

Display frontale e secondario

Se i miglioramenti per la serie Flip sono visibili fin dai primi istanti con il nuovo meccanismo foldable, perfino i due display sono nettamente migliorati: quello secondario con un grande balzo in avanti, mentre quello principale con alcune sottigliezze che però permettono agli utenti di apprezzarlo in maniera sensibilmente migliore.

Partiamo da quello principale che, con una dimensione di 6.7″ e una risoluzione di 1080 x 2640 pixel, rimane identico al precedente per dimensioni e ppi. A cambiare sono quei piccoli dettagli che riescono a far fare il salto di qualità ad un device dalla fascia alta all’ambito dei top di gamma del settore. Sotto questo aspetto fino ad ora la maggior parte dei foldable presenti sul mercato avevano la limitazione dei 60Hz, che finalmente questo Z Flip 3 riesce a superare con un refresh rate migliorato a 120Hz. Si tratta dell’aspetto forse più evidente all’utenza, con una fluidità nella navigazione e nell’utilizzo giornaliero che non fa affatto invidia ai top di gamma presenti sul mercato. Tuttavia, le novità non finiscono qui e a mio avviso sono anche altri gli aspetti che concorrono a far diventare questo display estremamente godibile sotto ogni aspetto: la tecnologia Foldable Dynamic AMOLED 2X, con supporto ad HDR 10+ e una luminosità di picco di 1200nits lo rendono un vero gioiellino nella visione in streaming di contenuti multimediali.

La visibilità è perfetta sotto il sole battente e la resa del nuovo pannello FD Amoled 2x è incredibile: i neri sono così profondi da superare anche i tradizionali schermi Amoled in accuratezza e bellezza, mentre i contrasti e i colori sono poco fedeli in modalità vivida ma estremamente godibili con film e serie tv. L’effetto wow è assicurato. Tuttavia sono sicuro che la maggior parte di voi si sta chiedendo come si comporta questo device con la linea in mezzo al display: ebbene rispetto al modello precedente ci sono pochissime differenze. La linea è perfettamente visibile inclinando leggermente il dispositivo, meno invece guardandolo in linea, mentre durante la visione di contenuti è assolutamente invisibile; al tatto durante lo scrolling si sente il bump, che però risulta fluido e poco fastidioso, insomma ci si abitua in pochi minuti alla situazione e ad alcuni potrebbe anche piacere.

A livello di resistenza siamo più o meno come prima: utilizzando lo schermo si riesce a percepire la natura del display, con un feeling più morbido rispetto ai tradizionali vetri temperati e la pellicola applicata da Samsung rilascia una buona sensazione di fluidità al tocco, anche se la resistenza è maggiore rispetto ai pannelli normali. Insomma, nulla a cui non ci si possa abituare in poche ore di utilizzo. Peccato per l’angolo di visione del display, che risulta a tutti gli effetti limitante non solo sotto il profilo della recensione ma anche nell’uso quotidiano. Molte delle funzionalità software di Z Flip 3 infatti prevedono l’utilizzo con schermo piegato, che però a causa dei riflessi e di una fastidiosa tinta blu con un angolo di inclinazione minimo non permettono di godersi a tutti gli effetti il display in diversi contesti.

Ma è sul display secondario che ci sono stati grandi cambiamenti rispetto al Z Flip 5G: le dimensioni sono aumentate di 4 volte e la qualità del display è aumentata sensibilmente sia come risposta al touch che come risoluzione e visualizzazione. Troviamo un pannello Super AMOLED da 1.9″ con risoluzione di 260 x 512 pixel: i neri sono invisibili e i colori risultano leggermente meno vibranti rispetto al pannello interno (come prevedibile). Eppure la qualità è migliorata sia in risposta al tocco che in uniformità, anche se rimane il grande interrogativo dell’effettiva usabilità di questo piccolo display. Se quello montato su Z Flip 5G era quasi inutile, qui la lettura delle notifiche e la gestione di poche e semplici attività è sicuramente più agevole, ma comunque limitata via software e poco personalizzabile in generale se non per la lettura delle notifiche.

 

Hardware e prestazioni generali

Z Flip 3 5G riceve un aggiornamento dell’intero pacchetto hardware aggiornato al 2021 con uno Snapdragon 888 con modulo 5G X60, due tagli di memoria UFS 3.1 (128 e 256GB), 8GB di ram, Wi-Fi Dual Band e 6, BT 5.1, GPS, NFC, USB Type C 3.1 e molto altro. Sotto il profilo software Android 11 e One UI 3.1 forniscono una buona esperienza, anche se rappresenta una delle interfacce più personalizzate in assoluto rispetto ad Android Stock. Se ci avete avuto a che fare in passato passare alla nuova versione 3.1 non sarà un problema, ma se si tratta della prima volta ci potrebbe volere qualche giorno ad abituarvi.

Sulla carta è tutto idilliaco: vi ritrovate tra le mani uno smartphone foldable che non solo si piega in modo solido e sicuro, ma aggiornato con l’attuale hardware top di gamma disponibile. Tuttavia, dopo diverse prove con giochi e benchmark, SD888 si è dimostrato un po’ limitato sotto il profilo delle prestazioni: è emerso che la reale potenza del chipset è stata tagliata di circa il 20-30% rispetto ad altri smartphone con lo stesso processore. Un fattore dovuto probabilmente all’aspetto della batteria o a quello del calore, che però alla fine non fornisce tutta quella potenza bruta a chi si aspetta invece prestazioni senza compromessi dell’888. Alla prova dei conti nell’utilizzo giornaliero o anche in gaming la differenza è così minimale da risultare insignificante: potremo giocare a dettagli massimi sulla maggior parte dei giochi senza avere dei drop di frame, anche se poi la stabilità del chipset si attesta sullo stesso livello della concorrenza, con una percentuale che varia tra il 55 e il 70% con i vari stress test prolungati presenti sul Play Store (Antutu o 3D Mark).

Con le temperature siamo su buoni livelli, con dei picchi intorno ai 40°, ma che poi poco si riflettono sul pannello o sul corpo del device, se non sulla parte superiore e sul frame della scocca. Giocare per più di 15-20 minuti non rappresenta affatto un problema.

 

Batteria

Piccoli passi in avanti anche per la batteria, che rimane la stessa da 3300mAh, ma con tante tecnologie aggiuntive: supportata la ricarica veloce a 25W, la ricarica wireless e il reverse charging. La ricarica avviene ancora in tempi biblici: 30 minuti per ricaricare da 0 a 33%, 1 ora per il 56% e 2 ore e 5 minuti per la ricarica completa. Tuttavia, nonostante i tempi così lunghi, almeno la batteria non ci ha deluso nell’utilizzo: ottimo il consumo durante lo streaming (Wi-Fi 6, luminosità al 50%, Bluetooth connesso) con il quale Watchmen (2 ore e 45 minuti) su Prime Video ha consumato circa il 32% di batteria; 30 minuti di Cod Mobile hanno consumato il 15% di batteria, mentre lo streaming musicale può andare avanti per ore e ore senza problemi. Tenendo in considerazione la batteria da soli 3300mAh i risultati sono più che positivi, con dei risultati che permettono di arrivare tranquillamente a fine giornata, soprattutto sfruttando lo schermo secondario per leggere l’orario e le varie notifiche in arrivo.

 

Speaker e Sblocco con l’impronta

Difficile abituarsi ad uno sblocco con l’impronta digitale posizionato nel pulsante di accensione così in alto. A causa del taglio per il frame in corrispondenza del meccanismo di chiusura, il pulsante è stato spostato ancora più in alto e non è sicuramente tra i più agevoli da raggiungere. La velocità di sblocco è nelle media senza sorprese mentre la riconoscibilità si attesta su circa 90 sblocchi su 100 proprio a causa del suo posizionamento.

Lo speaker invece finalmente ha ricevuto l’upgrade alla versione stereo, con due altoparlanti (uno sul lato inferiore e uno in alto) in collaborazione con AKG. La resa è ottima, con dei buoni bassi, ma il volume al 100% tende a distorcere leggermente soprattutto con il device chiuso a conchiglia.

 

Fotocamere

Nonostante il modulo con sole due fotocamera sul lato posteriore, che potrebbe sembrare limitante, lo è solo in alcuni aspetti, mentre per quanto riguarda le normali fotografie con lente principale e grandangolo siamo su livelli altissimi. Le fotocamera a bordo sono le seguenti:

  • 12 MP, f/1.8, 27mm (wide), 1/2.55″, 1.4µm, Dual Pixel PDAF, OIS
  • 12 MP, f/2.2, 123˚ (ultrawide), 1.12µm
  • 10 MP, f/2.4, 26mm (wide), 1.22µm

Pochi megapixel che però rendono come poche fotocamere sul mercato. La fotocamera principale restituisce delle foto perfettamente bilanciate, in cui i colori, grazie all’AI e all’HDR, sono contrastati al punto giusto per farci godere delle foto bellissime. Ad essere enfatizzati sono appunto i contrasti, che sul display di Z Flip 3 contribuiscono ad un effetto WOW. La fotocamera grandangolare distorce un po’ ai lati, ma la sensazione di ampiezza in questo modo viene enfatizzata soprattutto con paesaggi naturali. La resa è molto simile alla fotocamera principale sia per colori che per qualità. La mancanza di una fotocamera dedicata allo zoom si fa sentire, con fotografie deteriorate dal contrasto e dagli artefatti anche con zoom a 5x. Con lo zoom settato a 2X invece la qualità rimane accettabile e godibile con un perdita di risoluzione minima. Le foto ravvicinate vengono molto bene grazie alla buona resa delle sfocato che isola correttamente il soggetto restituendo uno sfondo morbido al punto giusto.

Ultrawide
Main Camera
Main Camera
Zoom 5X
Zoom 10X
Main Camera
Ultrawide
Main Camera
Main Camera Notte
Main Camera Notte
Main Camera Selfie mode
Selfie camera
Main Camera Notte
Main Camera Notte
Main Camera Notte Pro mode

Nella modalità notturna la resa si accosta ai principali top del mercato, con delle foto ottime, con poco rumore digitale e ben regolate grazie alla modalità di esposizione di 5 secondi, che anche a mano libera garantisce una foto senza effetto mosso. la camera anteriore purtroppo abbassa un po’ il livello complessivo, restituendo buoni selfie durante la giornata, meno buoni invece di notte. Tuttavia, sfruttando il display della scocca e usando quindi la fotocamera posteriore per i selfie, la qualità si alza incredibilmente (così come su Mi11 Ultra). I video mantengono una qualità adeguata alla fascia di prezzo, con una buona qualità nella messa a fuoco e nel panning e una risoluzione supportata che arriva a 4K a 60FPS. Lo slow motion invece supporta una risoluzione FHD con 240FPS.

 

Conclusioni e prezzo

Il taglio di prezzo di circa 400€ che questo modello ha ricevuto rappresenta un ottimo punto di partenza per portare questa nuova tecnologia alla portata di tutti. Con un prezzo a partire da 1.099€ effettivamente si affaccia sul territorio dei top di gamma da 1.200-1.400€, ma senza appropriarsi di quelle posizioni, e lo fa in modo da risultare allettante anche a chi non è un vero e proprio geek della tecnologia.

A parte il prezzo, che ci sentiamo di promuovere perché alla portata di molti più utenti, questo è un device completo (questa volta), che rifinisce tutti gli spigoli grezzi dei modelli precedenti e si migliora sotto ogni aspetto. Buona la solidità, ottimo l’hardware, apprezzatissimi gli speaker stereo e persino il display migliorato con effetto wow: insomma è un dispositivo che consigliamo a chiunque desideri provare ad entrare nel mondo dei foldable senza spendere 2.000€, adatto principalmente a chi ha problemi di spazio. Per questo le donne che mettono lo smartphone in borse mini saranno contente di questo sviluppo e di queste dimensioni, oltre ovviamente alla possibilità di sfruttare meglio le tasche dei propri pantaloni senza vedere smartphone sbucare per metà a causa della loro altezza. Ottimo lavoro Samsung!

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Pubblicato da
Filippo Ferrante