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Love Island: programma TV che diventa un’app, emergono alcune accuse

Il videogioco basato sul programma TV Love Island, da poco lanciato anche in Italia, è in sospeso a tempo indeterminato. Gli sviluppatori sono accusati di aver creato un ambiente sessista e poco inclusivo.

A molti dipendenti di Fusebox Games, che si occupa della realizzazione di Love Island: The Game, è stato detto che avrebbero perso il lavoro per aver sollevato preoccupazioni sul trattamento dei personaggi LGBT+ in un altro dei giochi dell’azienda. L’ambiente di lavoro, inoltre, pare che sia particolarmente tossico e sessista per i dipendenti.

Il videogioco di Love Island prevede brevi narrazioni in cui gli utenti interpretano un personaggio immaginario e chattano con altri concorrenti sull’isola. I giocatori scelgono tra risposte preimpostate che potrebbero essere di carattere “civettuolo, malizioso, dolce o impertinente”, secondo la descrizione. Per continuare la trama in stile “scegli la tua avventura” sono necessarie alcune scelte, come nel reality show di riferimento.

Le preoccupazioni e le accuse emerse sono arrivate al culmine con lo sviluppo di contenuti per Matchmaker: Puzzles and Stories, un’altra app mobile di Fusebox. In Matchmaker, una società di terze parti ha scritto una trama in cui l’utente, interpretando un personaggio femminile divorziato, incontra un uomo “bello” che è “forse troppo giovane” ma che coinvolge il giocatore in una conversazione. Il personaggio maschile prende il drink del giocatore senza il suo consenso e si rifiuta di restituirlo a meno che non lo baci (il gioco non offre alcuna opzione per evitare il bacio). Questa trama feticizza le esperienze bisessuali del personaggio. Si tema che lo stesso possa accadere con l’app di Love Island.

Love Island: app ispirata al programma TV in ritardo per accuse di sessismo e poca inclusività

Una lettera aperta inviata il 24 maggio e firmata da 31 membri dello staff di Fusebox, elenca i contenuti problematici presenti su entrambe le app, inclusa quella di Love Island. Il sito Web di Fusebox attualmente afferma di credere nella “scrittura di storie inclusive che riflettano la diversità dei giocatori”. Tuttavia, i dipendenti hanno dichiarato a The Independent che l’attivismo di Fusebox è più “performativo” che altro.

In una dichiarazione, Fusebox spiega che il contenuto dei suoi giochi è “naturalmente soggettivo”. Inoltre, che i suoi “giochi riflettono le storie che sono spesso condivise nei reality show di riferimento, come nel caso di Love Island”.

Alcune voci affermano che un incontro per risolvere la situazione con Paul Virapen, direttore operativo di Fusebox, ha portato a presentare almeno quattro denunce al team delle risorse umane dell’azienda. Virapen avrebbe rifiutato di rispondere alle domande postegli. Inoltre, ha mostrato un comportamento irrispettoso prima di lasciare bruscamente la riunione, stando a quanto dichiarato da un dipendente.

Tre settimane dopo la consegna della lettera citata prima, alcuni lavoratori sono stati informati che il loro posto di lavoro era a rischio, poiché l’azienda stava soffrendo di improvvisi problemi finanziari. Gli è stato anche riferito dei ritardi che avrebbe subito l’uscita dall’app. Per molti gli improvvisi licenziamenti sono una copertura per quel che è realmente accaduto.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano