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Criptovalute: se avete investito in crypto salvatevi finché siete in tempo

Ubs ha lanciato l’allarme: nel mondo delle criptovalute potrebbe scoppiare la bolla! Se siete tra coloro che hanno investito in crypto, salvatevi finché siete in tempo. Il rischio è quello di ritrovarsi nello stesso scenario del 2018 quando la quotazione di Bitcoin crollò ben oltre il 50%. Qui non c’è in gioco solo un 10%, se non fate attenzione potreste perdere tutto. Ecco tutti i dettagli.

 

Criptovalute: è allarme bolla

Un po’ di tempo fa Ubs consigliava i suoi clienti di investire in criptovalute. Secondo la società elvetica i mercati azionari non erano in una fase di bolla. Ora invece sembra aver cambiato modo di vedere le cose, anche perché nel giro di pochi mesi queste la situazione è cambiata radicalmente.

Tutti gli investitori in criptovalute, secondo quanto dichiarato recentemente da UBS, sarebbero in grave pericolo. È allarme per il possibile scoppio di una bolla. Il rischio è alimentato dalle restrizioni della Cina e il dietrofront di Alipay rispetto a Bitcoin, insieme ad altri istituti di credito

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Stando all’ultimo report realizzato da Ubs, pare proprio che Pechino sia determinato a contrastare in modo fermo e deciso il mondo delle criptovalute bloccando qualsiasi servizio e rendendo la vita difficile ai miner.

Andando le cose in questa direzione e visti i nuovi giri di vite da parte delle banche centrali sulle criptovalute, non è da escludere che molti investitori, tra i più accorti, decideranno a breve di abbandonare il terreno di “gioco”. Se ciò avvenisse, potrebbe produrre un effetto a catena rovinoso che farebbe scoppiare la bolla nel mondo degli asset.

A confermarlo sono le parole di Ubs che sostiene come sia pericoloso un “eventuale cambio nella fiducia degli investitori o un ulteriore restringimento nella regolamentazione”. Insomma, non manca molto a che le criptovalute rovinino la vita agli investitori più sprovveduti o a quelli che credono in un’ascesa costante e indipendente di Bitcoin e altre monete digitali. Come si suol dire, sarebbe molto “meglio prevenire che curare”.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini