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Vaccini Covid-19: mischiare le dosi sta diventano una necessità

In Italia si è iniziato a parlare maggiormente di mischiare i vaccini nel momento in cui è stata bloccato quasi del tutto la somministrazione di AstraZeneca per gli under 60. Detto questo, già in quel momento c’erano diversi studi dedicati, seppur piccoli, che suggerivano come si trattava di una possibilità utile a contrastare il virus.

Mischiare i vaccini Covid-19, l’eterologa, garantirebbe una risposta immunitaria migliore. In sostanza, prendere una prima dose di AstraZeneca e una seconda di Pfizer garantirebbe al corpo una difesa migliore. Fino a qualche settimana fa per questi vaccini non era importante, ma ora è una necessità.

La variante Delta sta risultano più brava a eludere le difese del nostro sistema immunitario, anche con due dosi somministrate. Poter contare su una risposta immunitaria migliore, anche se di poco, potrebbe quindi diventare la scelta migliore. Non è più una necessità italiana visto che in sempre più paesi se ne sta parlando.

 

Vaccini Covid-19: mischiare le dosi per una maggiore efficacia

In Germania stanno spingendo verso questa soluzione. Il Comitato permanente tedesco sulla vaccinazione ha dichiarato giovedì che tutta la popolazione che già ricevuto la prima dose di AstraZeneca ricevere una seconda dose di Pfizer o Moderna. Questa è valida per tutti e non importa l’età di chi ha ricevuto il vaccino anglo-svedese. Anche in Canada si sta muovendo nella stessa direzione.

Gli studi fatti finora su un mix dei vaccini ha dimostrato che la risposta immunitaria è quasi simile a quella di una doppia dose di Pfizer, che al momento risulta il migliore. Al tempo stesso si parla anche di un aumento di effetti collaterali i quali però rimangono i soliti fastidi passeggeri e non permanenti.

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Pubblicato da
Giacomo Ampollini