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Suburra: è addio alla serie, ma potrebbe esserci un sequel

Sicuramente saprete che Netflix mette al servizio degli utenti delle serie TV sempre di altissimo livello. Tra queste è impossibile non menzionare una serie crime tutta italiana che ha davvero fatto il giro del mondo: stiamo parlando, ovviamente di Suburra. Lo show parla nel dettaglio della vita criminale romana, andando a vedere più nello specifico di due famiglie malfamate, quelle di Aureliano e Spadino.

Molti fan aspettavano con ansia delle notizie riguardo una nuova stagione, ma purtroppo i suddetti devono essere consapevoli che ormai siamo giunti alla fine ufficiale della serie TV. Quindi, dopo la bellezza di 24 episodi, lo show di Netflix è finito per davvero. Tuttavia, lo sceneggiatore di punta Ezio Abate ha aperto le porte ad uno spin-off. Infatti, oggi vi riportiamo una notizia interessante.

 

 

Suburra: il personaggio che non ti aspetti nel possibile spin-off

Secondo alcune indiscrezioni, pare che sia stata prodotta una nuova serie su SKY, ossia Blocco 181. Quest’ultima dovrebbe essere il sequel di Suburra e Gomorra, e questo perché la regia è la stessa per entrambi gli show. La notizia più interessante è che uno dei protagonisti di punta di Blocco 181 sarà il rapper italiano Salmo.

Capotondi ha annunciato: “In Blocco 181 racconteremo una storia in cui i personaggi non fanno quello ci si aspetta da loro. In un mondo in cui si naviga a vista, in cui spesso l’orizzonte è coperto dalla nebbia, è impossibile seguire perfettamente la riga di mezzeria. I nostri protagonisti fanno di tutto per emanciparsi dalle famiglie, dai costrutti sociali, da loro stessi: un po’ per ambizione, per innamorarsi, o per guadagnare potere. Per cercare di essere felici. Ecco perché sono molto contento di far parte del team creativo di Blocco 181. Con Ciro Visco e Matteo Bonifazio

, insieme alla produzione Sky Studios, stiamo immaginando e vogliamo realizzare una favola nera in cui domini l’inaspettato dell’animo umano: ciò che per me, da regista, è più interessante raccontare“.

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Pubblicato da
Christian Savino