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Pfizer: ancora allo studio la possibilità di un nuovo effetto collaterale

È passato più di un mese da quando sono stati identificati i primi casi di miocardite, un’infiammazione del muscolo cardiaco. Sono stati individuati prima nei paesi più avanti con i piani vaccinali che quindi hanno permesso l’inizio della somministrazione dei vaccini come Stati Uniti e Israele. L’effetto indesiderato è associato esclusivamente al vaccino Pfizer al momento.

Attualmente le autorità stanno ancora cercando di capire se effettivamente il trattamento di Pfizer è collegato a tutto questo, sia quelle europee che oltre oceano. Negli Stati Uniti stanno studiando diversi casi, alcuni nello specifico perché sono risultati in una reazione più violenta rispetto agli altri. La maggior parte di queste infiammazioni sono guarite in poco tempo e non portano a rischi più gravi al momento.

 

Pfizer: l’effetto collaterale che colpisce il cuore

L’incidenza di questo effetto collaterale sembra essere maggiore dopo la seconda dose di Pfizer. Al momento stanno anche cercando di capire se il rischio aumenta se in precedenza gli interessati sono stati contagiati dal coronavirus. Al momento il gruppo a rischio di andare incontro alla miocardite sono i giovani adulti e gli adolescenti. Anche in questo caso viene sottolineato come il Covid-19 sia più pericoloso rispetto al trattamento in questione.

Con l’aumento della platea di adulti vaccinati e con una sempre maggiore diffusione delle varianti, il numero dei giovani che stanno venendo contagiati sta aumentando. Questo quindi sottolinea ancora una volta come sia importante vaccinare la maggior parte della popolazione, anche quella più giovane. Il rischio associato al vaccino di Pfizer è bassissimo rispetto alla malattia in sé.

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Pubblicato da
Giacomo Ampollini