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Xiaomi vuole uno smartphone che somiglia ad un PC: ecco come potrebbe essere

Xiaomi è partita dal basso costruendosi progressivamente una solida reputazione nel contesto dei produttori di dispositivi elettronici. Uno dei suoi merchandise più prominenti è sicuramente quello degli smartphone che nel tempo ci hanno accompagnato con innovazioni di non poco conto sul fronte della qualità e dell’integrazione.

Ad anni di distanza dal suo esordio sul mercato mondiale la piccola realtà cinese è diventata una consolidata Big dell’industria elettronica, giunta ai giorni nostri con un incredibile nuovo brevetto che parla niente meno che di un telefono modulare. Altri produttori ci hanno provato in passato ma questa potrebbe finalmente essere la volta buona per una rivoluzione del comparto mobile. Scopriamo i rendere e le info correlate a questo interessante nuovo progetto.

 

Xiaomi ed il suo smartphone modulare

Sostanzialmente uno smartphone componibile quello dedotto dalla nuova documentazione rilasciata da Xiaomi che lo scorso 29 Aprile 2021 si è imposta presso la USTPO americana con la sua nuova idea. Si tratta di un dispositivo diviso in tre parti

. Quella superiore ospita la camera e la motherboard con il microprocessore. La parte centrale, invece, annovera la batteria mentre quella più inferiore racchiude in sé il modulo audio con la porta USB da declinare alla ricarica, all’OTG ed all’uso degli accessori.

Unendosi le parti formano un modello unico di smartphone. Questo è con ogni probabilità l’elemento critico del sistema visto che si vanno a pregiudicare le tenute delle giunture. Difficile pensare di realizzare uno smartphone di questo tipo in tempi ragionevolmente brevi.

Nonostante le intrinseche difficoltà di specie è innegabile che una soluzione simile avvantaggi non poco sul fronte delle riparazioni e degli aggiornamenti futuri alle componenti eventualmente implementabili dall’utente grazie al costruttore. Per avere un’idea più limpida di come potrebbe essere questo smartphone Xiaomi di nuova concezione si riportano i render diffusi da Let’sGo Digital.

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Pubblicato da
Anna Sorgona