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Smartphone: se avete problemi di sonno non fatevi ingannare

Quanti hanno problemi di sonno? Forse proprio tra coloro che stanno leggendo ci sei tu che ogni notte dormi male, ti svegli più stanco di prima o non riesci ad addormentarti fino a quando non sono le 2 di notte. Ore e ore a rigirarsi prima di prendere sonno oppure occhi sbarrati alle 3 di notte senza più riuscire a riaddormentarsi. Sono questi i problemi che affliggono molte persone, soprattutto giovani contrariamente a quanto si potrebbe pensare. Che sia lo smartphone la causa dei problemi? Utilizzarlo prima di andare a dormire dicono faccia male. Allora molti hanno optato per la funzione Night Shift che ridurrebbe l’impatto della luce blu con gli occhi.

Attenzione però a non farvi ingannare. Recenti studi hanno scoperto una cosa che potrebbe non fare piacere a chi pensava che la soluzione ai problemi di sonno fosse lo smartphone. Ci dispiace dirlo, ma forse eliminare lo smartphone dalla propria vita prima di andare a dormire non migliorerà la qualità del sonno. Ecco perché.

 

Luce blu e Night Shift dello smartphone: non sono loro la soluzione ai problemi di sonno

Lo ha rivelato una ricerca realizzata dalla Brigham Young University e dal Cincinnati Children’s Hospital Medical Center

, pubblicata su Sleep Health. Lo smartphone non sarebbe la principale causa dei problemi di sonno che molte persone accusano. A dichiararlo il professore di psicologia alla BYU, Chad Jensen:

“In tutto il campione, non c’erano differenze tra i tre gruppi. Con Night Shift attivo sullo smartphone, senza Night Shift o addirittura senza utilizzare alcun smartphone”. Ma quali erano i 3 campioni su cui si è sviluppata la ricerca?

Si trattava di 167 persone adulte di età compresa tra i 18 e i 24 anni abituati ormai ad utilizzare lo smartphone quotidianamente. Passando 8 ore a letto: il primo gruppo poteva usare il cellulare prima di dormire con Night Shift attivo, il secondo gruppo senza Night Shift attivo e il terzo gruppo senza telefono. I componenti dei primi due gruppi erano dotati di una smartband che rilevava il sonno insieme a un’app installata sullo smartphone per monitorarne l’utilizzo.

Nessuna differenza quindi, solo che se si ha l’abitudine di dormire meno rispetto a quanto raccomandato, non usare lo smartphone prima di andare a letto può aiutare. Ma quali sono allora i veri pericoli? Questo nostro recente articolo lo spiega molto bene.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini