Allo stato attuale, la caduta potrebbe succedere nella fascia compresa fra il 41,5 gradi a Nord e 41,5 gradi a Sud, la quale comprende anche l’Italia centrale e meridionale, anche se l’orbita sarà soggetta a variazioni. In seguito al lancio, lo stadio del razzo è stato abbandonato nell’orbita, e da allora non c’era più nessun segno di vita.
Quando è stato lanciato il 29 aprile, il tutto è andato secondo i piani, ma Anselmo ha rilevato che “dopo il lancio lo stadio del razzo è stato abbandonato nell’orbita e non dà più segni di vita”. Si comporta cioè come un “veicolo passivo” e l’unica influenza che subisce è “il freno dell’atmosfera, che lo sta facendo ricadere verso la Terra”.
Il sospetto prende valore anche perché l’orbita che sta descrivendo è analoga sia a quella percorsa nel 2020 dal suo predecessore e sia a quella nel 2018 percorsa dal prototipo della vecchia stazione spaziale cinese. Come detto prima, però, è ancora presto per trarre conclusioni, essendo che l’orbita potrebbe avere delle variazioni repentine. Conclude l’esperto: “Il rientro è probabile a metà della prossima settimana prossima, con un’incertezza di alcuni giorni”.