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Conto corrente: ecco quanti risparmi servono per stare tranquilli

Gli italiani sono un popolo di risparmiatori rispetto al resto del mondo. Capaci di mettere in pratica la morale della famosa favola di Esopo “La cicala e la formica“, hanno sempre pensato erroneamente che tenere molti soldi sul conto fosse sinonimo di sicurezza. Niente di più sbagliato oggi giorno. Credere questo vuol dire non tener conto di diversi fattori negativi che da una parte penalizzano il valore del denaro e dall’altra mettono a rischio quei soldi. Ecco quanti risparmi bisogna avere sul conto corrente per poter stare tranquilli.

 

Quali sono i pericoli per i soldi depositati su un conto corrente

Sono diversi i pericoli più o meno nascosti per i soldi depositati su un conto corrente. Primo fra tutti l’imposta di bollo. Questa tassa obbliga a pagare 34,20 euro all’anno chi ha più di 5.000 euro depositati in banca.

Il secondo dei pericoli prende il nome di canone mensile. Si tratta di quella cifra che ogni mese viene prelevata automaticamente dal conto corrente. A seconda dell’istituto di credito può essere più o meno alta in base anche ai servizi attivi.

Terzo e ultimo pericolo è la svalutazione

. I soldi fermi su un conto corrente ogni anno perdono parte del loro potere di acquisto. Questo è un vero problema perché vuol dire mandare in fumo somme di denaro più o meno importanti tutti gli anni. Ovviamente ciò è proporzionato in base alla cifra depositata.

 

Quanto denaro è bene avere per vivere dignitosamente

Secondo una ricerca, che avrebbe preso in esame una famiglia composta da due adulti e due bambini, le entrate mensile si dovrebbero aggirare tra i 4 e i 5 mila euro. In questo modo verrebbero soddisfatte tutte le spese vive che si porterebbero via gran parte del denaro. In questo caso sul conto corrente dovrebbe rimanere un importo inferiore ai 5.000 euro.

Invece, per quanto riguarda una famiglia composta da sole due persone, ci si può posizionare tra i 3 e i 4 mila euro al mese. Così parte di questi andrebbe a soddisfare le spese vive e sul conto rimarrebbe una cifra tale da non influire sul futuro.

In tutte e due le situazioni sarebbero scongiurati l’imposta di bollo e la tanto temuta patrimoniale.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini