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Ecco perché il nuovo governo tecnico potrebbe portare al ritorno della tassa patrimoniale

L’Italia negli ultimi mesi ha visto la salita alla guida del Governo di Mario Draghi, quest ultimo, eletto Presidente del Consiglio dei Ministri, ha poi dovuto prendere in mano una situazione sottante, ovvero l’Italia in preda alla pandemia di Coronavirus che necessitava di una figura guida dopo l’addio di Giuseppe Conte.

Da un po’ di mesi dopo la sua ascesa, in molti si stanno chiedendo come, il Governo impersonato appunto da Draghi, intenderà procedere in merito alla situazione fiscale, il popolo risulta infatti stremato dalla pandemia a causa soprattutto delle certe perdite lavorative, allo stesso tempo le casse dello Stato risultano molto inaridite dal momento che, come è stata bloccata in gran parte la macchina lavorativa, anche l’obbligo fiscale è stato alleggerito per evitare un collasso economico completo.

Ora però, con la situazione che sembra dar piccoli cenni di ripresa, gli interrogativi fiscali iniziano a prendere quotazioni, in molti credono che potremo assistere al ritorno della famosa Tassa Patrimoniale, una vecchia formula di tassazione che prevede un’imposta sul patrimonio, che ovviamente verrebbe rimodulata, scopriamo perchè potrebbe tornare.

Multiple risposte

Per dare risposta a perchè potremmo assistere ad un ritorno della patrimoniale, è importante contestualizzare bene lo scenario che ci circonda, infatti l’Italia è ora guidata da un Governo tecnico, ovvero una tipologia di governo composta da elementi altamente specializzati e formati e soprattutto esterni alle vicende politiche che coinvolgono i vari partiti

, ciò indica implicitamente che proprio questi elementi, non hanno un palese interesse per una eventuale rielezione, cosa che rende certamente più semplice (da quel punto di vista almeno) prendere decisioni impopolari, come effettivamente è già capitato con altri governi tecnici, basti pensare al Governo Dini, che dopo quello Berlusconi, portò alla riforma del sistema previdenziale e alla nascita dei famosi contributi, necessari per evitare un collasso dell’intero sistema.

Ovviamente bisognerà attendere per avere dei riscontri ufficiali e soprattutto per vedere l’effetto che avrà la ripartenza della macchina lavorativa del paese, la Tassa Patrimoniale è una possibilità concreta, anche la Corte dei Conti si è espressa favorevole dal momento che consentirebbe alla fasce forti di proteggere quelle più deboli della Nazione, con un introito teorico che consentirebbe di eliminare l’IMU e una tassazione che andrebbe a colpire i patrimoni a partire da mezzo milione di euro con percentuali variabili.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve