Scienza e Tecnologia

Sudore utile per produrre energia elettrica per far funzionare sensori indossabili

Il sudore rappresenta il prodotto di secrezione dei due-quattro milioni di ghiandole sudoripare disperse nello strato intermedio della cute umana. Si presenta come un liquido incolore, leggermente salato perché ricco di sali minerali, di reazione acida e dalla composizione variabile. La produzione del sudore da parte del corpo umano ha l’importantissimo compito di favorire la termodispersione consentendo, in tal modo, che il corpo umano si surriscaldi. Sembrerebbe che all’interno di questo prodotto di secrezione sia presente una sostanza in particolare che renderebbe il sudore molto utile per produrre energia elettrica. Quest’ultima, a sua volta, potrebbe essere utilizzata per far funzionare piccoli sensori applicati sulla cute.

A presentare questa incredibile potenzialità del sudore è uno studio pubblicato sulle pagine del Journal of Power Sources. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati dell’Università di Scienza di Tokio (Giappone). Nello specifico, i ricercatori nel loro lavoro, hanno dimostrato che una particolare molecola contenuta nel sudore consentirebbe di ottenere da esso energia elettrica. La molecola in questione è rappresentata dal lattato. Secondo gli scienziati, questa sostanza chimica genererebbe un quantitativo sufficiente di energia tale da far funzionare un piccolo dispositivo di comunicazione wireless.

Il sudore come fonte di energia elettrica per futuri wearable devices

Così, gli scienziati giapponesi hanno già creato una sorta di array di celle a biocarburante simile ad un foglio di carta che può essere attaccato, molto semplicemente, ad un braccio. Proprio questo strato di carta idrorepellente contiene varie celle di biocarburanti in parallelo. All’interno di ciascuna cella ha luogo una reazione elettrochimica ogni volta che avviene un contatto tra un enzima contenuto negli elettrodi ed il lattato presente nel sudore. Nel momento in cui avviene tale reazione, si genera un piccolo quantitativo di corrente elettrica che fluisce attraverso un collettore.

Si tratta di una scoperta davvero interessante che potrebbe consentire, in futuro, la messa a punto di wearable devices alimentati proprio dalla corrente elettrica prodotta grazie al sudore. Ciò, potrebbe rappresentare un’ottima strategia per monitorare il nostro stato di salute in maniera costante e, quasi totalmente, naturale.

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Pubblicato da
Redazione