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Fisco: al via i controlli, ecco chi deve restituire quello che non gli era dovuto

Da che mondo e mondo i furbetti sono sempre esistiti, ma come dice un noto proverbio “tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino”. Ed è ciò che succederà a tutti coloro che si sono appropriati dei contributi a fondo perduto senza esserne idonei. Sono infatti partiti i controlli del Fisco per scovare chi deve restituire quello che non gli era dovuto. Ecco tutti i dettagli e chi si deve preoccupare.

 

Piangere sul latte versato: ecco chi deve subire le conseguenze del Fisco

Piangere sul latte versato non serve più a nulla, ormai è troppo tardi. Si doveva sapere che prima o poi il Fisco avrebbe dato il via a dei controlli a tappeto per scovare chi si è indebitamente appropriato degli aiuti fiscali che lo Stato aveva distribuito in tempi di pandemia. Nel mirino ci sono tutti i contribuenti che non rientravano in queste agevolazioni e che quindi hanno dichiarato il falso.

Due sono le possibilità che il Fisco vuole dare a chi si è macchiato di questa “frode”. La prima è ravvedersi altrimenti la seconda è il prelievo forzoso di tutte le somme ricevute da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ma chi sono coloro che rientrano in questa maxi operazione di recupero del Fisco? Inizialmente verrà messo sotto torchio chi ha ricevuto ingiustamente i fondi del Decreto Rilancio. Poi arriverà il turno anche di chi si è intascato i soldi del Decreto Sostegni.

Ecco come il Giornale descrive l’operazione: “Il Fisco passerà ai raggi X tutti i dati che sono stati mostrati alle Entrate in fase di richiesta del sussidio. Tra questi ad esempio ci sono le fatture elettroniche, le liquidazioni Iva e come ricorda QuiFinanza anche i corrispettivi telematici. La fase di controllo però si articola su due versanti. Il primo riguarda gli accertamenti portati avanti dalle Entrate, il secondo invece riguarda la trasmissione del risultato delle verifiche alla Guardia di Finanza. Le fiamme gialle dunque, in un momento successivo, potrebbero decidere di dare seguito a indagini sul singolo contribuente“.

Insomma non c’è proprio nulla da scherzare e forse è il caso che, chi rientra in queste due categorie, si faccia avanti prima che sia troppo tardi. Nel frattempo arrivano brutte notizie anche sul fronte cartelle esattoriali: ecco quali si devono pagare.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini