Ma le conseguenze della tragedia non hanno causato solo problemi all’ambiente circostante; molti bambini nati nelle zone limitrofe alla centrale hanno subito malformazioni e problemi di salute generali dopo l’esplosione del reattore. Oggi però le cose, sembrano decisamente diverse.
A distanza di 35 anni la terra intorno alla centrale di Chernobyl ha un’aspetto decisamente diverso dal giorno dopo all’esplosione. La landa desolata e emanante morte che circondava la centrale oggi è tornata verde e rigogliosa; malgrado la zona sia ancora pesantemente contaminata dalle radiazioni la natura sembra cominciare a prendere il sopravvento.
Un esempio in tal senso può essere il paesino, ormai fantasma, di Pripyat; la cittadina ormai è completamente invasa dalla natura. La palestra della scuola ha il pavimento spaccato dalle radice mentre lungo le sbarre cresce l’edera. Incredibilmente la zona limitrofa alla centrale di Chernobyl è diventata una delle zone verdi più grandi d’Europa. È incredibile a volte come da una tragedia di dimensioni planetarie, nel tempo, possa nascere una nuova speranza, proprio in un momento in cui il ritorno alla natura e la difesa dell’ambiente stanno diventando uno dei temi principale del dibattito mondiale.