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Peni che si restringono sempre di più: un futuro di microdotati

Un nuovo studio ha sottolineato la pericolosità dell’inquinamento ambientale che esiste tutt’oggi e che non ci abbondonerà per molto tempo. Esistono alcune sostanze chimiche chiamate ftalati che stanno avendo un effetto all’apparenza solo imbarazzante, ma in realtà molto pericoloso. Stanno causando letteralmente il restringimento dei peni.

Per essere più precisi, voi che state leggendo siete al sicuro. Questo danno è una sorta di mutazione che colpisce solo chi deve ancora nascere e i più piccoli che devono ancora svilupparsi. Questi livelli di inquinamento infatti vanno a causare la nascita di bambini con genitali malformati e questo include anche peni più piccoli della media attuale.

Questo è un problema. Già attualmente molti paesi stanno registrando cali di fertilità molto alti. La diminuzione delle nascite non è infatti solo una conseguenza dell’instabilità economica, ma anche della perdita di efficacia degli spermatozoi. Questo restringimento del pene è una conseguenza dell’inquinamento e a sua volta sarà una causa del calo demografico.

 

Peni più piccoli a causa dell’inquinamento ambientale

Queste sostanze chimiche, gli ftalati, vengono usati dalle industrie per rendere la plastica più flessibile così da usarla per creare prodotti con forme diverse più facilmente. Usata quindi per creare di solito imballaggi, la sostanza viene trasferita ad altri prodotti come giocattoli e persino nel cibo. A loro volta si trasferiscono all’interno di un corpo causando la diminuzione della produzione di alcuni ormoni. Il risultato e genitali malformi con peni più piccoli e che non crescono più del voluto e una fertilità più bassa.

Oltre, la dottoressa responsabile dello studio, Shanna Swan, ha anche sottolineato che entro il 2045 la situazione potrebbe diventare drammatica. La maggior parte degli uomini potrebbe non riuscire a produrre sperma fertile col il risultato di quasi un azzeramento delle nuove gravidanze. La tecnologia ci salverà o riusciremo a ridurre i tassi di inquinamento così da salvaguardare la fertilità e la lunghezza dei peni maschili?

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Pubblicato da
Giacomo Ampollini