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Tim sotto attacco: Vodafone e Fastweb chiedono 1,1 miliardi di danni

Tim è sotto attacco. Si sta parlando di una richiesta di risarcimento pari a 1,1 miliardi di euro che la compagnia telefonica italiana dovrebbe riconoscere a Vodafone e a Fastweb. Oggetto della disputa sarebbe il Piano Cassiopea annunciato da Tim nel 2017, ma poi messo in standby. Questo non avrebbe permesso alle due compagnie che chiedono i danni di portare il loro servizi a banda larga nelle aree bianche.

 

Duro colpo a Tim da parte dell’Antitrust

Tutti impegnati nella dismissione della rete 3G, tuttavia ci sono ancora dei sassolini nella scarpa che risalgono al Piano Cassiopea del 2017.

Sulla vicenda era già intervenuta l’Antitrust che a marzo 2020 aveva sanzionato Tim con una multa da 116 milioni di euro. A questa si sono aggiunte per l’appunto Vodafone e Fastweb chiedendo i danni per quanto di dolo avrebbero subìto in merito al precedente caso.

Vodafone ha chiesto a Tim 110 milioni di euro di risarcimento. Comparsa nel bilancio di Tim Vodafone avrebbe avanzato “una pretesa risarcitoria pari a circa 100 milioni di euro per danni asseritamente subiti in conseguenza delle condotte illecite

di Tim sanzionate dall’Agcm con il provvedimento conclusivo del procedimento A514″.

Fastweb invece ha osato di più chiedendo danni per 996 milioni di euro. “Nel mese di febbraio 2021 Fastweb S.p.A. ha convenuto in giudizio Tim dinanzi al Tribunale di Milano, avanzando una pretesa risarcitoria pari a circa 996 mln di euro per danni asseritamente subiti in conseguenza delle condotte illecite di Tim sanzionate dall’Agcm con il provvedimento conclusivo del procedimento A514, nonché di presunte sospensioni opportunistiche di ordini di attivazione inviati da Fastweb”.

In tutta risposta “Tim si costituirà in giudizio forte di una serie di solide argomentazioni giuridiche a propria tutela“. Vedremo cosa succederà e se l’operatore telefonico italiano dovrà sborsare tutti questi soldi. Tra richiesta danni di Vodafone e Fastweb e la multa dell’Antitrust la cifra ammonta a 1 miliardo e 216 mila euro.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini