pignoramento conto correnteSu tante testate giornalistiche, spesso, viene scritto che il pignoramento del conto corrente può avvenire anche all’insaputa dei consumatori. Tuttavia, in questo caso, fortunatamente per noi, si trattano di fake news, poiché di chiusure improvvise dei conti correnti non ce ne dovrebbero essere. La diffusione di notizie false accade principalmente perché molti vogliono creare allarmismi futili, andandosi a basare su notizie che non hanno praticamente nulla di veritiero.
Nonostante ciò, si deve obbligatoriamente considerare che il pignoramento del conto corrente può di certo avvenire, ma solo ed esclusivamente in delle situazioni specifiche. Scopriamo di seguito di quali situazioni stiamo parlando.

 

Pignoramento conto corrente: ecco i casi in cui il Fisco può intervenire

Questo procedimento di pignoramento può avvenire solo nel caso in cui si ha la necessità di recuperare una somma di denaro da un contribuente. Anche se, in tal caso, si parla comunque di una procedura non usuale e per niente semplice.

Infatti, di solito, il tutto avviene nel momento in cui la persona a cui si vuole pignorare il conto è nullatenente. Questo significa che non possiede nessun mobile o immobile da poter mettere in garanzia. Conseguenzialmente, il Fisco deve comunicare subito alla banca che questa pratica può essere messa in atto. Dal canto suo, l’istituto di credito cercherà di impedire che l’utente prelevi altri soldi dal conto corrente, cercando di non far pignorare il conto. Il debitore ha 60 giorni di tempo per stabilire quando e come e pagare l’importo dovuto, anche agendo tramite rate mensili.

Se il debitore non sceglie alcun momento o nessun metodo di pagamento, soprattutto se ha la disponibilità della somma necessaria, si può anche parlare di pignoramento forzato.

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