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Konami: no, l’azienda non dice addio al mondo dei videogiochi

No, Konami non intende lasciare l’industria dei videogiochi, non intende chiudere le sue divisioni. Piuttosto, intende riorganizzarle, nel tentativo di garantire una più rapida ed efficace risposta alle proprie esigenze. A comunicare la notizia, che certamente ha lasciato i fan tirare un respiro di sollievo, è stata la stessa Konami che, in una dichiarazione fornita ad IGN ha chiarito che non scioglierà la sua divisione giochi.

Konami: no, l’azienda non dice addio al mondo dei videogiochi

Konami è stato – e per molti continua ad esserlo – uno degli editori più apprezzati nel settore dei videogiochi. Eppure, l’aumento dei costi di sviluppo ha spinto l’azienda a concentrare le proprie forze su alcuni particolari aspetti della propria attività. Ciò ha significato abbandonare alcuni progetti e dedicarsi a pochi specifici titoli. Tenendo d’occhio le tendenze del settore, Konami ha pensato di riorganizzare la divisione gaming

cercando i migliori modi possibili per trarne vantaggio.

Un rappresentante dell’azienda ha affermato che la riorganizzazione potrebbe effettivamente aiutare Konami a rispondere più rapidamente alle sue esigenze, poiché viene rimosso ciò che poteva rappresentare un potenziale ostacolo. “I reparti di produzione riferiranno direttamente all’alta dirigenza, e ciò consentirà loro di rispondere rapidamente al mercato“. 

I fan non possono essere incolpati per aver pensato che Konami potesse essere interessato a lasciare l’industria dei giochi. Negli ultimi anni, infatti, la produzione dell’editore è notevolmente diminuita, con una maggiore attenzione ai titoli delle compilation rispetto ai giochi originali. Franchising come Silent Hill e Metal Gear non hanno visto molto seguito e sono circolate voci circa altri sviluppatori interessati a sviluppare giochi basati su quei titoli. Ciò nonostante, Silent Hill e Metal Gear sembrano essere stati titoli troppo redditizi per essere destinati a scomparire per sempre, ma è impossibile predire cosa potrebbe accadere in futuro, e se sarà o meno uno sviluppatore interno o qualcun altro a fornire un seguito. 

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Pubblicato da
Raffaella Papa