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Come funziona l’AAT, tecnologia di visione artificiale per le fotografie

È stato Facebook a lanciare un nuovo tipo di tecnologia utile a migliorare un sistema di riconoscimento delle fotografie chiamato “AAT“, acronimo di Automatic Alternative Text (o anche Automatic Alt Text). Tra le sue funzioni più utili, vi è quella di aiutare gli ipovedenti o non vedenti a comprendere più facilmente il contenuto delle immagini pubblicate sui vari social network.

AAT, quali sono le innovazioni pensate per questa tecnologia

Era il 2016 quando l’AAT veniva per la prima volta utilizzata. La tecnologia era in grado già all’ora di generare in maniera automatica delle descrizioni per le immagini di interesse, sottoforma di testo o altro. Era infatti in grado anche di trasformare quel testo in un elemento audio, proprio per i non vedenti.

Azione apportata oggi, quasi cinque anni dopo alle AAT, È la capacità di descrivere immagini di Facebook, Instagram e altri social, con dei dettagli potenziali di circa 10 volte rispetto a prima. Maggiori dettagli implicano un testo più lungo è una comprensione più semplice delle immagini che si hanno davanti.

Un portavoce di Facebook ha spiegato i cambiamenti previsti.

Abbiamo ampliato le categorie di oggetti e contenuti esistenti e ne abbiamo aggiunte di nuove. La nuova tecnologia ha la capacità di riconoscere attività, simboli e tipologie di animali, per avere descrizioni più approfondite. Non avremo quindi solo frasi del tipo “Selfie all’aperto” ma “Selfie di due persone all’aperto, con la Torre pendente di Pisa”.

È inoltre in grado di fornire informazioni dettagliate. Due di queste sono la posizione degli oggetti nella foto (in alto/al centro/in basso o a sinistra/centro/destra) e la loro dimensione relativa (primaria, secondaria). Tendendo a delle formulazioni un linguaggio semplice, e inoltre è più facile poterle tradurre in 45 lingue diverse. La descrizione dettagliata dell’immagine è accessibile tenendo premuto sulla foto per i dispositivi Android e tramite “azione personalizzata” su iOS.

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Pubblicato da
Gilda Fabiano
Tags: aat