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Le banche cambiano politica, cambio radicale per i titoli di pagamento

Come ben sappiamo, le banche in Italia hanno assunto un ruolo di primaria importanza ad ogni livello, i conti correnti infatti, sono sia il luogo in cui risiedono i risparmi di ogni cittadino, sia la base di partenza per ogni attività di tipo finanziario, dal effettuare e ricevere pagamenti fino alla richiesta di finanziamenti.

Il conto corrente poi, risulta di primaria importanza per tutti coloro che sono attivi in campo finanziario, essi infatti lo adoperano per pagare la merce in  vendita, i propri dipendenti oppure attività varie ed eventuali, magari tramite assegno o un qual si voglia titolo di pagamento, inviato alle varie aziende con cui si collabora o sotto forma di busta paga ai propri dipendenti, i quali poi procedono all’incasso della cifra segnata in modo da ottenere quanto dovuto in virtù dei patti stipulati.

Ovviamente, trattandosi di attività di commercio, può capitare alle volte che la somma da corrispondere non sia presente nella sua interezza sul conto, assenza che però, nella stragrande maggioranza viene coperta dalla banca entro certi limiti, la quale appunto ha una propria autonomia di copertura, inutile stare a dire che se la cifra da coprire è troppo elevata, l’assegno o il titolo in questione viene mandato indietro e poi a protesto, con conseguente segnalazione alla centrale dei rischi.

Adesso si cambia

A quanto pare le banche hanno deciso di darci un taglio, infatti secondo le ultime news, le nuove politiche bancarie hanno eliminato la possibilità che le varie filiali coprano la cifra mancante, anche se si tratta di pochi euro, fattore che dunque obbliga chiunque lavori in questo modo, a dover corrispondere l’esatta cifra al momento dell’incasso di un titolo, pena il protesto immediato con conseguente perdita di possibilità di svolgere attività di questo tipo.

Si tratta di una novità certamente importante quanto negativa per molti commercianti o datori, i quali non avranno più quel cuscino ad attutire le uscite, infatti far andare il conto in negativo per poi risanarlo in un secondo momento non sarà più possibile, un cambiamento che creerà non pochi problemi.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve