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Amazon acquista una flotta aerea per consegnare in autonomia

L’azienda di Bezos, Amazon,  ha recentemente acquistato dalla Delta Airlines e dalla WestJet, 11 velivoli Boeing 767-300, costituendo la sua flotta privata che prenderà il nome di Amazon Prime Air.

Amazon ha comprato dunque degli aerei usati dalle due compagnie e altri si aggiungeranno alla flotta nel 2022. L’acquisto rientra nella politica di trasporto merci autonomo di Amazon, un progetto che si sta espandendo rapidamente. Scopriamo insieme maggiori dettagli.

 

Amazon ha acquistato un’intera flotta di aerei

Fino ad ora, la compagnia si era limitata ad affittare i velivoli da altre compagnie. Questa è la prima volta che Amazon procede direttamente all’acquisto di aerei. La decisione del colosso dell’e-commerce potrebbe essere uno specchio della situazione attuale. A causa della pandemia di Coronavirus infatti, la domanda passeggeri è drasticamente crollata, mentre la richiesta di cargo per consegne veloci è decisamente in aumento.

Il colosso di Bezos ha dunque deciso di rendere autonomi i suoi trasporti, costituendo la sua compagnia privata di aerei cargo, che prenderà il nome di Prime Air o Amazon Air. La flotta conterà circa 85 aerei entro il 2022 per poi giungere gradualmente ad un totale di 200 aerei. Ecco le parole di Sarah Rhoads

, vicepresidente di Amazon Global Air: “ciò che l’azienda vuole è continuare ad assicurare le consegne ai clienti negli Stati Uniti nel modo che si aspettano da Amazon e l’acquisto di un aereo è un naturale passo avanti verso questo obiettivo.

Avere un mix di aerei noleggiati e di proprietà nella nostra flotta in crescita ci consente di gestire meglio le operazioni, e questo a sua volta ci aiuta a soddisfare i nostri clienti“. Con queste premesse dunque, continua l’espansione di Amazon, iniziata con la creazione del suo primo hub privato, inaugurato lo scorso anno all’aeroporto tedesco di Lispa-Halle. Nella sua cargocity privata, l’azienda di Bezos ha installato un magazzino di smistamento di 20.000 metri quadrati, allocato nei pressi del World Cargo Center, dove lavorano circa duecento persone.

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Pubblicato da
Veronica Boschi