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2020 SO: quello che tutti credevano un asteroide in realtà è ben altro

Una scoperta che ha dell’incredibile è stata fatta nell’arco delle ultime due settimane, ad opera di un team di scienziati guidati da Vishnu Reddy. Per comprenderla appieno, però, è necessario fare un passo indietro.

Nel settembre 2020 è stato individuato un oggetto spaziale che si prevedeva sarebbe entrato a breve nell’orbita terrestre. Si pensava fosse un asteroide, tant’è vero che per questo motivo è stato ribattezzato 2020 SO.

Di lì a un paio di mesi, negli ultimi giorni di Novembre – secondo i calcoli già effettuati – il presunto asteroide è entrato nella cosiddetta Sfera di Hill terrestre, ossia quella porzione di orbita entro la quale un corpo inizia a risentire maggiormente dell’attrazione gravitazionale terrestre rispetto a quella solare, restandoci per un po’ di tempo. L’oggetto è quindi entrato in orbita, e stando alle previsioni, ci rimarrà ancora per un paio di mesi.

Qual è allora l’aspetto interessante della vicenda? D’altronde, ogni mese nuovi asteroidi entrano in orbita o si avvicinano al nostro pianeta, perciò in sé non avrebbe nulla di particolarmente notevole. Non fosse che, in realtà, non si tratta di un asteroide.

2020 SO non è un asteroide: la vera natura dell’oggetto ha lasciato gli scienziati di stucco

Già dalle prime osservazioni, alcuni gruppi di studiosi sparsi per il mondo avevano espresso alcune perplessità sulla natura dell’oggetto spaziale. Man mano che si è avvicinato e le osservazioni son potute essere più precise e frequenti, gli esperti sono riusciti a comprendere di cosa si trattasse.

Notevole lo stupore degli scienziati quando hanno scoperto che non si trattava di un asteroide, e neppure di un ammasso di roccia: ciò che stavano osservando corrispondeva nientemeno che ad un modulo di razzo Centaur inviato dalla NASA in orbita negli anni ’60, rimasto a vagare nei pressi del nostro pianeta per tutto questo tempo.

Non soltanto l’osservazione ha consentito di pervenire a questa conclusione, ma anche l’incrocio dei dati relativi ai lanci degli ultimi decenni e le traiettorie da essi eseguite.

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Pubblicato da
Monica Palmisano