Scienza e Tecnologia

Acqua sulla Terra: la situazione non è affatto positiva

Gli equivoci sembrano essere tanti, dunque, cerchiamo di fare subito ordine: l’acqua sulla Terra non può assolutamente finire. Questo perché la sua quantità è infatti stabile a quota 1.386.000.000 chilometri cubici e il ciclo idrologico garantisce che oggi ci sia tanta acqua come ce n’era sulla Terra miliardi di anni fa. Sembra però esserci un problema alla base: la stragrande maggioranza dell’acqua sulla terra non è impiegabile dall’uomo.

Andando più nel dettaglio: il 97% si trova negli oceani, dunque salata e di conseguenza non utilizzabile. Il 2% è intrappolato nei ghiacciai e nelle calotte polari e anche una parte consistente dell’1% rimane al di fuori della nostra portata. Detto in parole povere, di tutta l’acqua che è a disposizione sulla Terra, ne possiamo usare solo lo 0,5%.

 

 

Acqua sulla Terra: solo una piccola parte può essere impiegata dall’uomo

Tuttavia, questa piccola percentuale di tutta l’acqua presente sulla Terra sembra essere soggetta ad una pressione sempre crescente: circa il 70% dell’acqua dolce è usato per l’agricoltura. Questo per far fronte ai bisogni di una popolazione che dovrebbe arrivare ai 10 miliardi di abitanti nel 2050. Di questo passo si rischia che nelle aree dove di acqua ce n’è assolutamente bisogno, potrebbe non esserci più.

Già attualmente, 844 milioni di persone non hanno a disposizione acqua potabile nelle vicinanze della propria abitazione. Il Guardian, inoltre, spiega che il cambiamento climatico sta influendo sempre di più su questa già sgradevole situazione: “sta provocando ondate di calore e causando siccità in tutto il globo, mentre le inondazioni e i livelli del mare aumentano. Anche l’inquinamento cresce, sia delle scorte di acqua dolce sia delle falde acquifere. I fertilizzanti introducono nitrati nelle riserve e possono rendere l’acqua inadatta a essere bevuta o impiegata per l’irrigazione”.

Il problema dell’esaurimento delle falde acquifere è sicuramente uno dei più pressanti in assoluto: uno studio recente della NASA ha mostrato come l’acqua si prosciuga molto più velocemente di quando il ciclo idrologico riesca a rifornirla. “Delle principali 37 falde acquifere del mondo, 21 si stanno riducendo: dall’India alla Cina, fino agli Stati Uniti e alla Francia”, racconta la BBC. “Il bacino del Gange in India sta scendendo di 6,31 centimetri ogni anno, a causa dell’utilizzo per la popolazione e per l’irrigazione”.

L’acqua presente sulla Terra non può finire. Ma non si può dire la stessa cosa dell’acqua necessaria a sostenere la vita umana e non solo.

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Pubblicato da
Christian Savino