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Boeing, USA sotto accusa, si sapeva che il 737 Max rischiava incidenti

Noi tutti quando parliamo di viaggi e più in generale di aerei per volare visualizziamo nella nostra mente i grandi velieri di dimensioni gigantesche, il cui principe è sicuramente il Boeing 737, uno dei mostri sacri che per anni si è occupato di trasportare migliaia di passeggeri in voli da continente a continente.

A quanto pare però a macchiare inevitabilmente la storia dei 737 Max di Boeing ci sta pensando un nuovo scandalo scoppiato in America in merito alla loro sicurezza, infatti a seguito di alcune analisi effettuate dopo gli incidenti, principalmente quello in Indonesia e quello in Etiopia, hanno sottolineato come gli aerei non fossero proprio delle cime di sicurezza, vediamo insieme i dettagli.

Aviazione sotto attacco

Secondo i dati emersi, la Federal Aviation Administration aveva concluso che i Boeing 737 Max avrebbero sofferto di un incidente in media ogni due o tre anni, cosa che messa in rapporto con il periodo medio di servizio, di ben 43/45 anni, avrebbe significato almeno 15 incidenti potenzialmente letali per piloti e passeggeri, un dato a dir poco allarmante e inaccettabile, azzerabile solo tramite profondi interventi al cuore del sistema di pilotaggio automatico.

Lo scandalo è scoppiato principalmente perchè la prima analisi che ha rilevato l’anomalia era stata condotta dopo l’incidente in Indonesia, cosa che, a fronte di un’oggettiva ammissione di rischio da parte delle autorità, avrebbe permesso di evitare il secondo incidente in Etiopia, miracolo purtroppo non avvenuto.

In virtù dei dati emersi la Faa ha fatto sapere che non intende rilasciare la certificazione per consentire il ritorno in servizio dei 737 Max come sperato da Boeing impegnata intanto a rivedere tecnologie e a effettuare test.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve