Dati che sono stati ripresi dalla NASA inizialmente disposta ad occultare la notizia della potenziale minaccia. Dopo gli studi delle traiettorie e delle probabilità è stata confermata la data rischio zero ora verificata per il prossimo 13 Aprile 2029. In vista di un secondo passaggio previsto per il 2036 servono misure di intervento speciali. Si sfrutterà l’estrema vicinanza per mettere a punto un solido piano di difesa planetaria
sfoderando tutte le conoscenze e le tecnologie disponibili. Ecco cosa è stato detto al riguardo.
Il meteorite segnalato passerà dall’Australia agli USA in una spettacolare traversata oceanica che si risolverà in un nulla di fatto per gli equilibri terrestri. Con una probabilità di impatto stimata in appena 1 su 100.000 sembra non esserci un rischio reale per gli esseri viventi e la superficie terrestre.
Paul Chodas – direttore del Centro per gli studi sugli oggetti della Terra del JPL – ha chiarito che:
“Apophis è un rappresentante di circa 2.000 asteroidi potenzialmente pericolosi attualmente noti“.
Secondo lo scienziato radar del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Marina Brozovićl:
“L’approccio ravvicinato dell’Apophis nel 2029 sarà un’incredibile opportunità per la scienza. Con l’uso di elescopi ottici e radar sarà possibile osservare i dettagli superficiali di pochi metri.“