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Conto corrente: addio alla chiusura per non utilizzo

Il conto corrente rappresenta uno degli strumenti bancari più utilizzati in tutto il mondo. Capace di essersi evoluto fino ad arrivare alla sua forma più recente, ossia quella totalmente digitalizzata, lo stesso risulta essere fondamentale sia per chi si appresta al mondo degli adulti che per gli adulti stessi. Disponibile sotto varie forme grazie a offerte personalizzate in base alle proprie esigenze, il conto corrente è diventato oggetto di discussioni molto importanti nelle ultime settimane: vediamo a che pro.

Conto corrente: addio alla chiusura se la motivazione è il non utilizzo

Pochi utenti sanno che le Banche, nel caso di un conto  o una carta di pagamento poco utilizzata, possono intervenire e predisporre la chiusura di tali strumenti nonostante la durata del contratto non sia arrivata a conclusione.

Non è detto che tutto ciò accada periodicamente eppure, a tutela degli utenti, nuove discussioni parlamentari  stanno mirando a cambiare proprio tale disciplina. Grazie al più recente Disegno di legge n 1712

è infatti possibile leggere che: “La normativa in materia impone, inoltre, al cittadino l’esclusivo utilizzo di un conto corrente sul quale canalizzare emolumenti derivanti dal rapporto di lavoro, pensioni e ogni altra transazione proveniente da uffici pubblici o negozi privati oltre una somma determinata ed è, quindi, importante chiarire che il conto corrente deve essere considerato uno strumento da garantire a chiunque e indispensabile per la sopravvivenza nel ciclo economico e sociale del Paese e non può mai e in nessun caso essere negato“.

Pare dunque assodato che se DDL raggiungerà lo step successivo, le Banche non potranno più revocare né carte di pagamento né conti correnti se non per giusta causa.

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Pubblicato da
Paola Carioti