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Banche vs Hacker: clienti hanno la peggio, conto corrente svuotato

Il braccio di ferro tra banche ed hacker continua nel 2020, dove il phishing imperversa contro i clienti a registro Unicredit, Sanpaolo, BNL, Fineco ed altri istituti famosi. Le attività locali sono bersaglio dei criminali informatici che agiscono con spietata veemenza nel campo delle truffe. Tante persone sono state costrette a bloccare e chiudere il proprio conto corrente dopo un’incursione costata migliaia di euro in un solo colpo. Riuscire ad evitare le trappole de web è di vitale importanza. Ecco cosa sta succedendo e come tenersi fuori dai guai.

 

Banche bersaglio degli hacker: a rimetterci sono i clienti con lo svuota conto

Tutta la faccenda è complicata ma semplificata dall’utilizzo di un solo ed unico termine chiarificatore: phishing. Una pratica cui siamo venuti a contatto in questi anni e che continua a palesarsi nonostante le raccomandazioni della Polizia Postale e di tutti gli organismi preposti alla sicurezza finanziaria. La truffa via email o SMS è aggravata dall’uso del pharming. Tale terminologia di uso comune indica un sito piazzato ad hoc per truffare. Ci si arriva per mezzo del solito link sospetto

che si trova in allegato al messaggio di posta elettronica in ingresso. Spesso il contenuto non viene segnalato come SPAM.

Ottenendo il via libera alla ricezione dell’allarmante comunicazione sempre più utenti scelgono di sottostare alle richieste degli hacker lasciando fuori quella dose si diffidenza necessaria per prevenire spiacevoli conseguenze. Una volta fornite le informazioni personali (ivi comprese le indicazioni bancarie del conto) non ci si può sottrarre alla frode.

Per evitare tutto questo occorre mettere a punto uno specifico piano di difesa personale che passa per una serie di punti predefiniti da tenere come vadenecum contro scocciatori e truffatori:

  • controlla il messaggio e la presenza di link correlati
  • esamina il sito Internet con una ricerca online che riporti i dati dello sviluppatore e dell’amministratore
  • chiedi informazioni alle banche tramite il servizio di Contact Center gratuito attivo a livello nazionale
  • avverti le autorità operanti nel contesto dei controlli per le frodi telematiche
  • inserisci il contatto nella tua Black List
  • elimina il contenuto ricevuto
  • ripulisci il dispositivo tramite un antivirus
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Pubblicato da
Domenico