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Hyperloop: il treno supersonico del futuro

Quando si parla di trasporti non possiamo fare a meno di pensare ai disagi che vive il nostro paese in fatto di ritardi e disservizi. Ma mentre qui ancora si pensa a questo, negli Stati Uniti Elon Musk sta sviluppando un mezzo in grado di rivoluzionare il trasporto di superficie dei prossimi anni, non solo per velocità di collegamento, ma anche per ecosostenibilità.

 

Hyperloop, il treno futuristico supersonico

Il suo nome è Hyperloop, ed è stato pensato per la prima volta tra il 2012 e il 2013, mentre nel 2016 è stato realizzato il primo prototipo in scala 1:1 da aziende di proprietà dell’inventore visionario.

Alla base dell’idea e della tecnologia c’è la levitazione magnetica. Il treno per il trasporto di merci e persone dovrebbe viaggiare su binari magnetici in grado di eliminare l’attrito con le rotaie e in tubi a bassa pressione, per limitare ulteriormente l’attrito dell’aria e raggiungere velocità superiori. L’Hyperloop dovrebbe garantire un trasporto sostenibile da un punto di vista energetico, e superiore in comfort e tempi di viaggio rispetto agli attuali mezzi di terra e aria. La velocità massima raggiunta da questi mezzi dovrebbe essere di 1200 km/h

, permettendo di coprire tratte inferiori ai 1500 km in brevissimo tempo. I costi previsti sono ovviamente altissimi, a causa della costruzione di tunnel depressurizzati e l’uso di tecnologia avanzate. Tuttavia, sono molti i paesi che hanno già sottoscritto accordi commerciali per i test di questi mezzi. Possiamo trovare la Cina, la Russia (per il collegamento tra Mosca e San Pietroburgo) e l’Italia.

 

La situazione in Italia

Per quanto riguarda l’Italia, secondo le dichiarazioni di esponenti del Ministero dei Trasporti, la situazione è positiva. Si sta tentando di realizzare un progetto per il collegamento tra Bologna e Milano, che avverrebbe in 9 minuti, rispetto ai 60 minuti dell’alta velocità. Tuttavia, a causa della morfologia del territorio italiano, sembra che sia difficile realizzare un’intera rete sul territorio nazionale.

I costi per lo sviluppo e la costruzione di una rete di questo tipo potrebbero essere ammortizzati in 8-10 anni. Tutto questo grazie all’utilizzo di energia solare e al costo dei biglietti. Un decisivo passo in avanti rispetto alle ferrovie tradizionali, che hanno un tempo di ammortizzamento costi di circa 100 anni.

Non resta che aspettare la realizzazione di questo gioiellino e provare l’ebbrezza della velocità supersonica sulla propria pelle.

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Pubblicato da
Filippo Ferrante