Cartelle esattoriali

La moratoria sulle cartelle esattoriali che si conclude il 15 settembre non fa presagire nulla di buono. Se il Governo non dovesse ricorrere a nessun nuovo provvedimento, a partire da questa data il Fisco metterà in consegna circa 9 milioni di notifiche. Una possibilità che terrorizza i contribuenti e che vedrà le cartelle esattoriali viaggiare in lungo e largo per la penisola.

Con l’emergenza economica ancora in atto è difficile pensare che soprattutto le imprese riescano a sanare le pendenze col Fisco. Ed è per questo che il governo, oltre ad una riforma fiscale pronta a cancellare i debiti inesigibili, sta ipotizzando nuove misure per alleggerire il carico contributivo dei cittadini. Al contempo i partiti del centrodestra stanno spingendo per proporre una nuova pace fiscale che rottami tutte le cartelle del 2019 e del 2020. Vediamo di seguito quali sono i provvedimenti a cui si sta lavorando.

Ridurre le aliquote Irpef e IVA per comprimere la pressione fiscale

Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtiero ha più volte parlato di abbassare la pressione fiscale lavorando sulle aliquote che maggiormente rappresentano un carico pesante per i contribuenti. Per farlo si ipotizza una riforma fiscale da 15 miliardi di euro che preoccupa il governo e spacca la maggioranza. Tuttavia i tempi sembrano maturi e le prime novità in materia non si sono fatte attendere. Il taglio del cuneo fiscale applicato sulle buste paga a sostituzione del bonus Renzi, è già un primo passo messo in campo da luglio scorso.

Sul tavolo del Fisco ci sono anche alcune misure volte ad una semplificazione del modello fiscale ispirandosi al sistema tedesco ed una rivisitazione dell’aliquota Iva. Intanto le imprese sperano in un ulteriore slittamento della moratoria sulle cartelle esattoriali, nella speranza di vedersi concessa un prolungata boccata d’ossigeno. La paura è che se il lavoro di notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate non viene rettificato, possa esplodere una vera e propria bomba sociale. Sarà necessaria da parte del governo una rivisitazione dell’intero sistema fiscale affinché il Paese e le sue imprese possano riprendersi dai danni provocati dal lockdown.

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