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Guida autonoma: ecco il RoboTaxi che viene dalla Cina

Il RoboTaxi, la possibilità di portare passeggeri sulle auto a guida autonoma, diventa accessibile al pubblico a Shanghai con AutoX. L’oriente segna così la sua offensiva contro l’occidente, che ha visto Uber e Lyft come protagonisti nella pratica (vari i test, con e senza passeggeri) e Tesla all’orizzonte (nel frattempo il pacchetto Autopilot costa di più) con i suoi piani per il futuro del ride-hailing senza pilota.

L’accordo con le autorità è per una prima flotta di 100 veicoli a guida autonoma (AutoX ha stretto un accordo con FCA) che possono essere chiamati tramite AutoNavi, l’app per smartphone di Alibaba che replica le funzioni a cui siamo abituati con Uber e le espande includendo anche navigazione, mappe e prenotazione dei trasporti in generale.

La scelta di AutoNavi non è casuale: Alibaba è infatti uno dei principali investitori nella startup AutoX, basata a Shenzhen e in grado di raccogliere recentemente un nuovo round di finanziamenti per 100 milioni di dollari. Tra gli altri a supporto ci sono Dongfeng Motor e il fondo cinese Plug and Play.

Alibaba, stando alle parole del CEO di AutoX, offre però un vantaggio competitivo: l’azienda ha infatti le mani in pasta in diversi settori e, come OEM, rappresenta il partner ideale perché fornisce non solo le risorse economiche ma anche hardware e know-how.

A Letzgo andrà la gestione della flotta e presto il servizio potrebbe espandersi a macchia d’olio. Shanghai non è infatti la sola città nel mirino: i test delle auto a guida autonoma sono in corso anche a Shenzehen, Wuhan e Wuhu. Nei piani di AutoX ci sono poi ulteriori lanci di progetti pilota in altre città in tutto il mondo, così da mettere i RoboTaxi alla prova con scenari e tipi di traffico diversi.

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Pubblicato da
Gilda Fabiano