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Addio Frecciarossa e Italo: arrivano i treni a levitazione magnetica

In questo periodo di lockdown la gran parte della ricerca a livello scientifico si è concentrata soprattutto in campo sanitario, ovviamente l’emergenza coronavirus ha spostato l’attenzione dei ricercatori sul trovare un vaccino efficace per combattere l’espansione del virus il quale ha sicuramente tutta la nostra penisola e il resto del mondo.

Ciononostante però il campo di ricerca legato alle tecnologie non si è fermato del tutto ma ha continuato a lavorare sottobanco per produrre sempre delle importanti novità, questo ovviamente poiché tutta la ricerca in campo tecnologico vive uno stato di costante dinamicità e aggiornamento, in modo tale da poter offrire ai cittadini e in generale la popolazione tecnologie sempre più avanzate e Smart, in modo da soddisfare  in modo concreto i bisogni della popolazione mondiale.

Arriva il treno di Elon Musk a levitazione magnetica

AqA pare la prossima novità in campo tecnologico è pronto a portarcela il CEO di Tesla Elom Musk, infatti egli vuole inaugurare una rivoluzione in campo trasporti attraverso la sua nuova invenzione Hyperloop.

Hyperloop è non altro che un treno progettato per funzionare attraverso la tanto discussa levitazione magnetica, la quale ovviamente consentirà il raggiungimento di velocità davvero elevate, cosa che influirà positivamente sui tempi di trasporti e anche sui costi.

Come se non bastasse si tratta di un’ottima notizia anche per la nostra penisola, infatti l’Italia è stata scelta tra le nazioni che ospiteranno le prime fasi di test della nuova vettura a levitazione magnetica, questo ovviamente influirà positivamente sull’immagine che la nostra nazione ha da offrire ai vari paesi dell’UE.

Non c’è che dire si tratta di una svolta davvero importante per il nostro paese, dal momento che contribuirà a ridurre il GAP a livello tecnologico che l’Italia forse si porta avanti da troppo tempo, anche nei confronti di Paesi relativamente più indietro a livello economico finanziario.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve