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Vulcani, ecco i 10 attualmente più pericolosi del pianeta, uno è in Italia

I vulcani sono senza ombra di dubbio una delle strutture geologiche più interessanti che il nostro pianeta ha da offrire, fungono da valvola di sfogo per le incredibili pressioni presenti nel sottosuolo e all’occorrenza generano degli spettacoli di fuoco e lava davvero incredibili.

Ovviamente non sono certamente da considerarsi come dei fenomeni da baraccone, essi infatti possono causare dei danni davvero devastanti alle regioni che gli circondando a causa appunto delle emissioni ceneri e fumo uniti ai fiumi di magma che distruggono ogni cosa sul loro cammino.

Ecco i 10 più pericolosi del pianeta

  • Yellowstone Caldera, Stati Uniti: Si tratta di una caldera che alimenta bolle di gas e geyser presenti all’interno del parco di Yellowstone, i quali al di sotto però nascondono un super vulcano che potrebbe potenzialmente distruggere la parte Occidentale degli Stati Uniti.
  • Vesuvio, Italia: Vulcano italiano famoso per la catastrofe causata nel 79 d.C. che distrusse completamente la città di Pompei, si tratta della zona vulcanica più densamente popolata, parliamo infatti di circa 3 milioni di abitanti.
  • Popocatépetl, Messico: Vulcano a picco ghiacciato situato a sole 35 miglia da Città del Messico, ha eruttato circa 20 volte dal 1519, di cui l’ultima provocò un’evacuazione di massa di ben 41.000 persone.
  • Sakurajima, Giappone: Dapprima isola vulcanica, si è trasformata in una penisola a causa degli imponenti flussi lavici che la caratterizzano, chiamato anche Vesuvio dell’Est, una sua eruzione potente potrebbe portare a ben 700.000 vittime se non prese le giuste precauzioni.
  • Galeras, Colombia: Si tratta di un vulcano attivo da almeno un milione di anni, erutta con una buona frequenza e 1993 una sua eruzione a sorpresa provocò al morte di 6 scienziati e 3 turisti.
  • Merapi, Indonesia: Il nome significa Montagna di fuoco, assegnatoli non a caso dal momento che esso è il vulcano che produce più lava al mondo, esso infatti produce dei flussi in grado di viaggiare dalle 4 alle 8 miglia e  nel 2010 un’eruzione ha ucciso 353 persone e sfollato 320.000 abitanti.
  • Nyiragongo, Congo: Si tratta del vulcano più attivo sul continente africano e caratterizzato dalla formazione costante di nuovi laghi di lava, i quali a causa si un’eruzione nel 1977 causarono la morte di migliaia di persone.
  • Ulawun, Papua Nuova Guinea: Dal 1700 ha fatto registrare circa 22 eruzioni tutte fuoriuscite dal suo cratere centrale, data la sua altezza, ogni eruzione potrebbe risultare potenzialmente catastrofica per un’area di raggio 100 metri intorno al vulcano.
  • Taal, Filippine: Situato al centro dell’omonima isola, si trova a sole 31 miglia da Manila, capitale delle Filippine dove vivono 1,6 milioni di persone, esso ha eruttato circa 31 volte dal 1572 uccidendo all’incirca 6000 persone.
  • Mauna Loa, Hawaii: Analizzando dimensioni e superficie esso è il più grande vulcano del mondo, ha infatti contribuito alla creazione delle isole Hawaii, è infatti attivo da circa 700.000 anni ma caratterizzato da flussi lavici molto lenti, ciò nonostante può comunque rivelarsi un pericolo dal momento che le sue eruzioni sono imponenti.
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Pubblicato da
Eduardo Bleve