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Fisco: c’è un caso in cui i tuoi soldi spariscono dal conto in banca

C’è un caso in cui il Fisco può effettivamente accedere al tuo conto in banca prelevando somme di denaro a sua discrezione senza che possiamo fare nulla. Una recente disposizione fiscale, infatti, legittima le agenzie ad interventi diretti per la riscossione crediti. Non c’è più modo per alimentare il circuito dell’evasione fiscale dopo le nuove disposizioni in materia economica. Dopo l’abbuono dei 1000 Euro per i debiti non pagati il cerchio si stringe attorno ai debitori reticenti nel pagare le tasse. Ecco quali sono le ultime novità sull’argomento.

 

Novità del Fisco: puoi non pagare ma non cambia nulla, ecco perché i tuoi soldi stanno sparendo da carte e conto corrente in banca

I dettami della rinnovata Legge Fiscale impartiscono le nuove linee guida per una gestione omogenea della ricchezza nazionale. In particolare è fatto voto di impassibilità nei confronti della cosiddetta evasione fiscale. Una contrazione del PIL auspicata almeno al -12% è indica di misure più drastiche nei confronti dei cattivi pagatori.

Chi si rifiuta di sottostare al regime fiscale standard viene sottoposto al cosiddetto prelievo forzato del denaro dal conto corrente. Il tutto senza possibilità di opposizione. Tutto scatta a valle dei 60 giorni di tempo concessi da Equitalia per la procedura di pagamento spontaneo dei debiti. Dopo tale tempistica le agenzie sono chiamate a riscuotere per vie traverse analizzando le entrate e le giacenze medie dei debitori al fine di trovare fondi necessari per coprire l’ammanco.

In tal modo l’autorità assume il ruolo di unica parte in causa nella contesa debitoria. L’azione di un giudice per il ricorso è inibita a priori. Una volta trascorso il termine ultimo per l’azione spontanea valgono i nuovi effetti giuridici della manovra finanziaria. In un modo o nell’altro dovremo pagare le imposte.

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Pubblicato da
Domenico