News

Microsoft: giornalisti di MSN addio, un’AI li sostituirà

In ambito editoriale è difficile pensare che un’intelligenza artificiale possa sostituire i giornalisti. Ciò però non è impossibile, infatti Microsoft ha deciso di sostituire i giornalisti e gli editor di MSN e Microsoft News con delle vere e proprie macchine. Secondo quanto riferito da The Verge, Microsoft ha intenzione di licenziare definitivamente circa 50 dipendenti statunitensi a partire dal 30 giugno. Inoltre, sembra che la stessa sorte capiterà anche ad altri 27 giornalisti della scuderia Microsoft nel Regno Unito.

Ha dichiarato un portavoce di Microsoft: “Come tutte le aziende, facciamo una valutazione del nostro business su base regolare“. “Questo può implicare l’aumento di investimenti in alcune aree e, di tanto in tanto, la riduzione del personale in altre. Queste decisioni non sono dovute alla pandemia in corso“.

 

 

Microsoft: l’intelligenza artificiale potrebbe cambiare tutto, ma ci sono comunque dei dubbi

Per Microsoft sono fondamentali le macchine, tanto da sostenere che esse possano essere migliori degli uomini nella stesura di news. Infatti, i giornalisti di Microsoft News ed MSN hanno ricevuto supporto dall’AI già da un po’ di tempo. Questa si occupa di suggerire gli articoli che potrebbero interessare maggiormente agli utenti

, selezionare le immagini e di scrivere i migliori titoli possibili per quanto riguarda il SEO.

Allo stato attuale, l’azienda americana ha 800 editor che lavorano sulle news per tutte le sue piattaforma. Dunque, il lavoro maggiore verrà comunque compiuto dagli essere umani, ma il futuro sembra essere chiaro.

I due portali citati precedentemente inoltre, non badano alla creazione di contenuti originali, bensì mettono insieme le notizie più importanti da differenti fonti, proponendole successivamente sui portali stessi. Non è un lavoro estremamente complicato, quindi in questo caso l’AI può tranquillamente intervenire. Anche se virano alcuni dubbi intorno all’argomento, il primo è se l’AI potrà non cadere nella trappola delle fake news, il secondo è se riuscirà a dare spazio a notizie meno cliccate ma ugualmente importanti.

Condividi
Pubblicato da
Christian Savino