Tutto ciò che abbiamo detto si lega all’esigenza di ottenere un nuovo livello di qualità per canali RAI, Mediaset e locali. Ne consegue che i decoder di prima generazione – costruiti con un ricevitore a 700 MHz – saranno incompatibili con le trasmissioni digitali previste per l’HD. Tanti utenti scoprono di dover passare ai decoder DVB T2 oppure a nuovi televisori con nuove spese che si possono anche evitare con una nuova procedura. Scopriamo quale.
Un rapido controllo ai canali test 100 e 200 fornisce riscontro circa la reale compatibilità delle nostre apparecchiature con il segnale aggiornato. L’esito negativo costringe molti a ripiegare su nuove apparecchiature nelle vesti di sistemi di decodifica esterni o televisori con supporto integrato. Il costo di un nuovo televisore resta a carico del cliente con un onere dipendente dalla qualità e dalle funzioni richieste. Per il componente periferico (da aggiungere via SCART o HDMI tramite un semplice cavo) si configura l’opzione decoder Gratis per gentile concessione del Governo.
Grazie agli incentivi del Bonus TV previsti dal Ministero per lo Sviluppo Economico, infatti, si attua l’azzeramento spese valido per tutte le famiglie a basso reddito. Comprovando il proprio ISEE con autocertificazione si ottengono bonus il cui valore è di 25 o 50 euro a seconda della fascia economica verificata. Al cliente è richiesto di presentare il modulo al negozio. Sarà il commerciante a scaricare le spese.