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Android: 6 applicazioni che non dovete assolutamente installare

La sicurezza degli utenti Android è sicuramente al primo posto per Google, infatti tutte le applicazioni vengono profondamente controllate dall’azienda prima di essere effettivamente pubblicate sul Play Store. Sfortunatamente, tuttavia, in alcune occasioni i malviventi riescono a sfuggire ai controlli, inserendo direttamente nel codice un malware potenzialmente dannoso per il consumatore finale.

Recentemente i ricercatori di VPN Pro hanno messo in atto uno studio importante, con l’obiettivo di scoprire eventuali applicazioni contenenti software problematici per lo smartphone. L’occhio è caduto subito su Viva Video, un’applicazione che già di base richiede permessi anomali, quali sono ad esempio l’autorizzazione per avere l’accesso al GPS o alla memoria integrata nel device. Un software già sconsigliato nel 2017 dall’esercito indiano, proprio perché si era diffuso il sospetto integrasse uno spyware pericolosissimo.

I ragazzi di VPN Pro hanno approfondito la ricerca ed hanno scoperto altre 6 applicazioni molto simili che, a prima vista almeno, richiedono troppi permessi nel momento in cui vengono effettivamente installate. Prima di creare inutili allarmismi, è comunque bene ricordare che sono già state tutte rimosse dal Play Store, il nostro articolo vuole mettervi in guardia dall’evitare l’installazione, nel caso le trovaste in versione APK in rete.

 

App Android pericolose: ecco quali sono

  • SlidePlus – Photo Slideshow Maker,
  • VivaCut – Pro Video Editor APP,
  • VivaVideo,
  • VidStatus – Status Video & Status Downloader,
  • VivaVideo PRO Video Editor HD,
  • Tempo – Music Video Editor with Effects.

Interessante è il caso di VidStatus, un’applicazione pensata per creare video da pubblicare direttamente nello Stato di WhatsApp, scaricata da oltre 50 milioni di utenti (sopratutto in India), ma in grado allo stesso tempo di presentare un malware AndroidOS/AndroRat, uno dei più difficili da scoprire e pericolosi, poiché prendono effettivamente possesso dello smartphone e rubano le credenziali del conto corrente.

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Pubblicato da
Denis Dosi