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Finalmente anche Facebook si è mosso contro i post razzisti

Finalmente possiamo annunciare che anche il social network Facebook ha deciso di schierarsi contro dei post nazisti che circolano sulla propria piattaforma. Il Presidente americano Donald Trump è costantemente sotto attacco.

Il colosso di Menlo Park ha infatti rimosso i post dello staff del Presidente per istigazione all’odio. Il motivo dato dalla piattaforma è la “violazione della politica contro l’odio”. Ecco tutti i dettagli.

 

Facebook rimuove alcuni post dello staff di Donald Trump

Ricapitolando, dopo Twitter anche Facebook censura Donald Trump, rimuovendo alcuni spot elettorali della campagna per la sua rielezione (Team Trump) che contengono simboli nazisti e di istigazione all’odio. Ecco le parole della piattaforma: “Non permettiamo simboli che rappresentano organizzazioni e ideologie ispirate all’odio senza che siano contestualizzati o oggetto di condanna“.

Trump non ha avuto neanche il tempo di smaltire la rabbia per le pesanti accuse di John Bolton, suo ex alleato, ecco arrivare un nuovo sonoro schiaffo dalla Corte Suprema: no al giro di vite sui Dreamer, gli immigrati irregolari entrati negli Usa da bambini e protetti da un programma federale varato da Barack Obama.

In questo modo vengono bloccati i tentativi di porre fine alle norme che riparano dal rischio di rimpatrio circa 700 mila persone, quelle che già godono di un permesso di lavoro regolare. Ad esultare sono stati anche gli oltre 1,3 milioni di irregolari che aspirano ad entrare nel Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals) e che ora vedono una luce in fondo al tunnel, festeggiando quello che è stato ribattezzato il Dreamers Day.

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Pubblicato da
Veronica Boschi