Recensioni

Recensione Honor 9X Pro: lo smartphone con la scocca psichedelica

Honor 9X Pro lo possiamo quasi definire il “cugino psichedelico” dello Huawei P40 Lite, proprio perché dotato quasi delle stesse specifiche tecniche, ma con una scocca posteriore decisamente unica nel suo genere.

Design e Display

Dai bordi leggermente arrotondati, Honor 9X Pro si caratterizza da dimensioni non particolarmente elevate, 163.1 x 77.2 x 8.8 millimetri di spessore, ma con un peso che supera leggermente la soglia dei 200 grammi, fermandosi infatti a 206 grammi complessivi. Il rapporto di forma gioca a suo sfavore, data la sua grande larghezza e peso, rendendolo difatti difficoltoso l’utilizzo con una sola mano e le normali operazioni quotidiane.

Nella parte inferiore trovano posto una USB Type C 2.0, il jack audio da 3.5mm e l’altoparlante. Nella parte superiore, invece, ecco arrivare il doppio slot per la SIM e la fotocamera a scomparsa.

Ciò che attira maggiormente l’attenzione è sicuramente il retro, realizzato da una buonissima costruzione in vetro con la nuova colorazione “violetta” ed una trama a X “psichedelica” che lo rende davvero molto carino da osservare. Sul lato destro è stato posizionato il lettore per le impronte digitali, il punto giusto per garantire uno sblocco rapido e preciso, andando ad ovviare ad una delle mancanze fondamentali dell’Honor 9X Pro, lo sblocco con il volto. Sebbene disponga della fotocamera pop-up, non è possibile settare il riconoscimento 2D per lo sblocco del dispositivo.

Il display è da 6.59 pollici, IPS LCD con risoluzione a 1080 x 2340 pixel e 391 ppi. La qualità generale è buona, luminosità perfettamente in linea con le aspettative, forse i colori sono leggermente troppo “smorti”, ma questo dipende anche dai gusti personali (potete comunque tarare le impostazioni dal menù dell’Emotion UI).

 

Hardware

Sotto il cofano troviamo il processore HiSilicon Kirin 710, octa-core a 2,27Ghz di frequenza di clock, GPU Mali G-72, 6GB di RAM di tipo LPDDR4X e 128GB di memoria interna chiaramente espandibili tramite microSD. Nell’utilizzo quotidiano gira abbastanza bene e veloce, chiaramente non è uno smartphone con cui andremmo a giocare con uso intensivo, ma complessivamente i risultati sono più che soddisfacenti, sia per merito del raffreddamento a liquido che del sistema Kirin Gaming+, senza dimenticare la GPU Turbo arrivata alla versione 3.0.

Concludono le specifiche tecniche WiFi dual band a/b/g/n, GPS, NFC e bluetooth.

 

Software e Fotocamera

Il sistema operativo è Android 9.0 Pie, con personalizzazione grafica Emotion UI 9.1.1 e porta con sé una serie di rinunce di cui difficilmente possiamo fare a meno; ad esempio mancano la modalità Dark, lo sblocco con il viso e naturalmente i servizi Google. Per installare nuove applicazioni non presenti sull’App Gallery installato sarà necessario rivolgersi a soluzioni di terze parti, come Aptoide, APK Pure o similari, segnalando l’impossibilità di installare il comodissimo Trovapp.

Posteriormente troviamo 3 fotocamere suddivise in un principale da 48 megapixel con apertura F1.8, un grandangolare da 8 megapixel con apertura F2.4 ed un bokeh da 2 megapixel con apertura F2.4, tutte disposte in verticale e leggermente in rilievo. La qualità fotografica è comunque in linea con i dispositivi Huawei/Honor che montano lo stesso comparto fotografico. Notiamo un piccolo problema nella messa a fuoco negli scatti in notturna, poco precisa e molto più lenta del normale; la cosa migliora registrando i video, ma vi possiamo assicurare che in alcuni casi è praticamente inutilizzabile. Complessivamente buoni i risultati in condizione di forte luminosità, anche se peccano leggermente in contrasto e la gestione delle luce e delle ombre non è proprio ottimale.

Il sensore anteriore, da 16 megapixel con apertura F2.2, registra video in FullHD a 30fps, realizzando nel contempo buoni scatti, sia in controluce che in favore di luce diretta, con ottimi effetti bokeh.

La batteria è da 4000mAh senza ricarica rapida, arriverà infatti con un caricabatterie da 10 watt, ma è davvero un mostro. L’assenza dei servizi Google porta ad una scarica più lenta, data l’assenza di un refresh continuo di notifiche e quant’altro, risparmiando così tantissima batteria; tutto ciò si traduce con 8/9 ore di schermo acceso ogni giorno, 48 ore di utilizzo continuativo si potranno fare tranquillamente.

Conclusioni

Honor 9X Pro per essere un dispositivo di fascia medio-bassa ha più o meno tutto, il problema è che nessuno dei comparti analizzati eccelle in qualcosa, sempre molto standard nelle sue performance. Dobbiamo ammettere che il display molto ampio e le prestazioni complessivamente buone, ci permettono però di fruire di qualsiasi tipo di contenuto, giocare in maniera saltuaria e gestire un minimo livello di produttività.

Condividi
Pubblicato da
Denis Dosi