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Conti Correnti: ecco il trucco per bloccare un RID bancario

Utilizzare i conti correnti per il pagamento delle utenze o di prestiti e finanziamenti vari, è una formula consolidata ormai. Stiamo parlando del RID ( Rapporto Interbancario Diretto ) che consente l’addebito diretto sia sui conti correnti, sia sulle carte di credito. Attraverso questo servizio si autorizza la propria banca a pagare per vostro conto gli ordini di addebito dei creditori. Soggetti questi ultimi che possono essere i più disparati: dalle utenze domestiche alle bollette telefoniche, fino alle rate di finanziamenti o mutui.

Richiedere un addebito RID è facilissimo e normalmente una volta compilato il modulo di richiesta è lo stesso creditore a trasmetterlo alla vostra banca. La comodità di vedere domiciliati i pagamenti vede il RID come una tra le formule di pagamento più gettonate. Ma revocarlo ha la stessa facilità?

Come sospendere un RID.

Per poter revocare un addebito tramite RID, la prima cosa da fare è mettersi in contatto con il creditore. All’azienda creditrice infatti si può chiedere di bloccare questo sistema di pagamento qualora ad esempio si intenda convertirlo in uno differente. Di solito questo tipo di operazione si persegue quando dal RID si voglia passare al pagamento con bollettini postali.

In questo caso il creditore vi invierà un modulo da compilare per estinguere il RID e convertirlo nell’altra tipologia di versamento. Se invece non si può stabilire un contatto diretto con l’azienda creditrice, dovrete chiedere la sospensione del RID alla vostra banca.

Per chi ha attivato il servizio di Home Banking, molto spesso questa pratica si può concludere velocemente on line e da casa vostra. Per tutelare il soggetto creditore, non sempre però è così semplice bloccare un RID bancario. Troppo spesso capita che il debitore sospenda il RID senza mettere in atto altre formule di pagamento alternativo. Così in alcuni casi per bloccare un RID occorre prima disdire il servizio richiesto. E’ il caso di Telepass dove, per poter bloccare il RID risulta necessario prima rinunciare alla prestazione fornita.

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Pubblicato da
Redazione