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Microsoft Teams: il phishing attacca gli utenti tramite email, attenzione

Dopo Skype, tocca a Microsoft Teams essere vittima dell’ennesimo attacco phishing inviato agli utenti tramite email create da malfattori intenzionati a rubare i loro dati sensibili. La piattaforma, che ha raggiunto milioni di utenti negli ultimi mesi, è utilizzata in modo intenso da lavoratori e studenti che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno dovuto far riscorso allo smart working e alla didattica a distanza. I cyber-criminali, dunque, non potevano non approfittare della situazione per diffondere il tipico tentativo di frode online, che da settimane modifica il proprio espediente per colpire quanti più utenti. Ma ricordare quali sono i pochi e semplici accorgimenti da adottare per scampare il pericolo è più che sufficiente al fine di evitare le truffe.

Microsoft Teams nel mirino degli hacker: attenzione a questa email!

 

L’email fraudolenta che sta circolando ai danni degli utenti Microsoft Teams è molto simile a quella indirizzata dai malfattori agli utenti Skype. Anche in questo caso, infatti, gli utenti sono invitati a visualizzare le notifiche ricevute

mentre erano offline; effettuando l’accesso alla piattaforma tramite il link suggerito nella mail. L’URL suggerito, così come il sito di login a cui gli utenti sono spediti dopo il clic, risultano molto persuasivi, in quanto graficamente molto simili a quelli ufficiali. Nonostante ciò, è importante non consentire ai malfattori di raggiungere il loro obiettivo. Effettuando l’accesso alla pagina fornita e inserendo i dati richiesti i cyber-criminali riceverebbero in pochi istanti la possibilità di ottenere quanto necessario per concludere la truffa; che mira appunto ad ottenere le credenziali d’accesso all’account.

E’ fondamentale, quindi, non precedere con alcun clic e cestinare immediatamente la mail, ignorando l’invito a inserire qualsiasi informazione sensibile. Si consiglia di verificare sempre l’indirizzo da cui arrivano le email sospette e non affidarsi a quei messaggi che suggeriscono link di accesso rapido a pagine di login che potrebbero essere contraffatte.

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Pubblicato da
Giorgia Leanza