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5G e Wifi 6: la verità sulle radiazioni tra bufale e fatti scientifici

Nelle scorse settimane sono salite alla ribalta numerose speculazioni sul wifi 6 e sul 5G, additando tali tecnologie come responsabili della pandemia da Coronavirus. La polemica su quotidiani, tabloid e siti online è montata talmente tanto da generare degli effetti sulla popolazione inaspettati. Nel Regno Unito e in Italia ci sono stati alcuni atti vandalici a danno di diverse antenne 5G, con incendi dolosi che ricordano lontani movimenti luddistici.

Non si è ancora capito come sia possibile nel 2020 credere che la rete 5G possa essere responsabile del diffondersi di infezioni come il Coronavirus, al punto da considerare le relative antenne un pericolo pubblico per la nostra salute. Ma, al netto di bufale e fatti inconfutabili, una rete 5G è pericolosa oppure no?

 

Wifi e 5G: ecco la verità sulle radiazioni tra bufale e fatti scientifici

L’informazione digitale viene spesso distorta teorie e soluzioni alternative

spesso colte dalla rete internet, ma quando si tratta di salute la situazione richiede massima oggettività e cautela. Per questo, sul tema del nuovo Wifi 6 e del 5G parecchi esperti in materia stanno tentando di dare una risposta definitiva sulla sua eventuale pericolosità.

Sappiamo che la rete di quinta generazione farà largo uso delle onde ad alta frequenza MIMO, ma ciò si traduce in un segnale sì molto potente ma poco penetrante gli ostacoli. Al contrario le onde con basse frequenze già ampiamente utilizzate dal vecchio digitale terrestre e dal 3G-4G sono ben più pericolose.

Qualche buontempone ha pensato di imputare una pericolosità letale alle onde mmWave che viaggiano su frequenze di 26 GHz. Ma gli studiosi per fortuna hanno subito smentito tale bufala, confermando addirittura che sono meno pericolose di quelle in uso sul 4G.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte